Antartide laboratorio dell'evoluzione climatica
Rimasto pressoché immutato per milioni di anni, il continente antartico conserva testimonianze intatte dei meccanismi
naturali e delle variazioni climatiche del passato, argomento di studio della paleoclimatologia. Questa scienza utilizza
le informazioni climatiche preservate in diversi “archivi naturali”, quali ad esempio
e sedimenti marini
,
lacustri
, coralli
, fossili
, anelli d'accrescimento
(stalattiti e stalagmiti)
e speleotemi
, per analizzare le componenti che hanno influito sul clima del passato (distinguendo tra le naturali e le antropiche)
e comprendere meglio quello attuale. ghiaccio
E proprio sul ghiaccio, in particolare quello polare, vengono svolti degli importantissimi studi per la comprensione del sistema Terra.
Le
consistono di strati di neve che lentamente si compatta sotto il proprio peso: con l'aumentare della profondità la neve viene trasformata prima
in firn (neve parzialmente compattata, un tipo di neve che è stata lasciata dalle passate stagioni e si è cristallizzata in una struttura più densa; si tratta di
ghiaccio che si trova in una fase intermedia tra la neve granulare ed il ghiaccio glaciale) e successivamente in ghiaccio. Al centro della calotta, quindi,
gli strati più profondi sono quelli più antichi e in prossimità del fondo roccioso possono raggiungere l'ordine di centinaia di migliaia di anni.
Questi ghiacci antichissimi conservano al loro interno polveri, aerosol, isotopi, bolle d'aria e qualunque altra particella si trovasse nell'atmosfera al momento
della loro formazione. Perforandone gli strati, con l'ausilio di particolari strumenti, si possono estrarre campioni di ghiaccio cilindrici, detti in gergo
calotte polari
, del diametro di 10 cm e lunghi diversi metri.
"carote"
I dati che si possono ricavare dall'analisi di queste carote sono indicativi delle diverse componenti
del sistema climatico, e la lettura delle loro variazioni nel tempo permette di ricostruire il
. Attraverso confronti con dati paleoclimatici
di altre regioni terrestri è possibile stabilire un'età per i singoli strati delle carote, la quale viene espressa in migliaia di anni BP (before present). Nella base
scientifica italo-francese Concordia, nell'ambito del progetto europeo EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica) è stata portata a termine, nel
dicembre 2004, una clima del passato
che ha raggiunto la profondità di 3.270,2 m, poco al di sopra del substrato roccioso: questa perforazione
, denominata BP 1950 AD,
rappresenta la più antica documentazione delle carota
mai ottenute da perforazioni nel ghiaccio. variazioni climatiche
Nello studio delle carote glaciali uno dei parametri più utili per la comprensione dei mutamenti climatici è la presenza di alcuni gas serra, principalmente metano (CH4)
e anidride carbonica (CO2). La concentrazione di questi gas varia in relazione alla temperatura, che ne determina la solubilità nei fluidi: durante i periodi glaciali,
,
la loro concentrazione è minore rispetto a quella dei periodi interglaciali, freddi
. Poiché la quantità di gas e particelle presenti nell'atmosfera regola l'assorbimento
o la riflessione dell'energia che il nostro pianeta riceve dal Sole, la sua oscillazione può portare variazioni climatiche su scala globale.
Ma l'intensità della radiazione che riceviamo, e di conseguenza la temperatura del pianeta, possono dipendere da molti altri parametri naturali, per esempio quelli astronomici:
i caldi
che producono l’alternanza del giorno e della notte e delle stagioni, oppure l'attività irregolare del Sole.
Studi recenti, inoltre, hanno registrato un aumento diffuso della temperatura in tutto il Sistema Solare, con valori che oscillano da 0,7 °C per la Terra fino a 2 °C (in 15 anni)
per Tritone, satellite di Nettuno. Secondo queste proiezioni, in 20 anni la temperatura di Marte sarebbe aumentata di 0,6 °C mentre quella di Plutone di 1,9 °C in 14 anni moti periodici di rotazione e rivoluzione terrestre.
Tutti i fattori sopra indicati hanno fatto parte della storia e dell'equilibrio climatico della Terra fin dalla sua origine: quello che costituisce una fonte di preoccupazione
di fronte alle variazioni di temperatura su scala globale che si vanno registrando negli ultimi anni, è piuttosto la rapidità con cui queste si verificano, che oggi risulta essere
molto più alta di un tempo.
Tutti gli studi climatologici, evidenziano che la
è aumentata a livello globale di quasi 0,7 °C solo negli ultimi 150 anni, il che costituisce un
incremento considerevole in un tempo geologicamente così breve. temperatura media terrestre
Una delle conseguenze più gravi cui potrebbe andare incontro il nostro pianeta a causa di questo riscaldamento è quella della
: nell’Algarve in
Portogallo, per esempio, intere aree un tempo coltivabili sono ormai ridotte a zone semidesertiche e una situazione simile, per le sue caratteristiche idrogeologiche, potrebbe presto
riscontrarsi in alcune zone d'Italia come la Basilicata. Paradossalmente, in altre zone della Terra potrebbe verificarsi, invece, l’aumento di mancanza di acqua
e di fenomeni estremi
come El Niño, con piogge che cadono ininterrottamente per centinaia di giorni a seguito di lunghi periodi di siccità.
Ancora più grave, però, sarebbe la fusione dei ghiacci antartici, altro possibile e temibile effetto dell'aumento di temperatura, con conseguente innalzamento del livello del mare di
circa 5 metri, che alluvioni
tutte le principali città costiere del pianeta. sommergerebbe
Molti studi dimostrano che le cause dei recenti cambiamenti climatici della Terra sono da ricercarsi principalmente in quelle attività umane che alterano la composizione chimica dell
’atmosfera: la crescita della popolazione, l’allevamento e l'agricoltura intensivi, l’utilizzo dei combustibili fossili, l’industrializzazione e la deforestazione sono solo alcune delle
più importanti cause di queste variazioni. Non potendo combattere contro la naturale evoluzione degli eventi, ma senza negare una certa responsabilità antropica, possiamo promuovere una
serie di azioni volte a ridurre l'impatto dell'uomo sui mutamenti climatici: prima di tutte l’educazione ambientale, quindi la tutela dell’ambiente e della salute, il controllo e
l’attenuazione dell’inquinamento atmosferico e delle acque e, non ultima, una
. Il nostro destino e quello del clima del pianeta
dipenderà dal tipo di sviluppo che ci proponiamo, se orientato verso una pura crescita economica oppure verso un coscienzioso corretta gestione delle risorse idriche
.
rispetto dell'ambiente