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Agli Studenti

I miei impegni

Alla luce delle considerazioni raccolte nel programma e proposte alla riflessione comune, pensando a voi studenti, vorrei dirvi che punto… 

  • ad un Ateneo che sia polo di riferimento per voi giovani, dove promuovere un ambiente fertile, sensibile ai diritti di tutti e in particolare dei più fragili, dove la comunità studentesca si senta a casa, non discriminata per genere né per differenza alcuna, incoraggiata, compresa e aiutata nei momenti di difficoltà;
  • ad un Ateneo sempre aperto all’ascolto e all’interlocuzione con le rappresentanze studentesche, che raccolga le loro proposte più innovative, che incentivi la solidarietà tra pari, valorizzando l’impegno di chi si mette a servizio della propria comunità di riferimento;
  • a promuovere una didattica di qualità basata su metodologie più dinamiche e collaborative, centrate sulle esigenze dello studente, con aule e laboratori innovativi, sicuri e attrezzati per promuovere il learning by doing;
  • a promuovere un contesto di collaborazione con i docenti, in particolare nella realizzazione di progetti di Impegno Pubblico e Sociale e di Terza Missione, nello spirito dell’articolo 4 della Costituzione che invita ciascuno a concorrere alla costruzione del bene comune e al “progresso materiale e spirituale della società”;
  • a incrementare la quantità e migliorare la qualità degli spazi per lo studio e per la socialità, attrezzati per favorire lo studio collettivo, la pratica indoor e outdoor di attività ricreative e sportive individuali o di piccoli gruppi, e spazi allestiti per favorire il relax e pratiche di mitigazione dello stress accademico.

Per chi desidera approfondire

Care studentesse e cari studenti, viviamo in un mondo sempre più interconnesso, che facilita scambi e mobilità, ma porta con sé anche sfide e trasformazioni profonde. Gli Atenei, per loro natura, sono luoghi di crescita e cambiamento, in cui le giovani generazioni devono auspicabilmente trovare gli strumenti intellettuali e motivazionali per costruire il proprio futuro e accompagnare la società verso nuovi orizzonti.

Il mercato del lavoro sta evolvendo rapidamente: molte professioni tradizionali scompariranno, mentre emergeranno nuove figure e modelli organizzativi. Per questo è importante farsi trovare preparati. I percorsi formativi sono oggi ostacolati da criticità che non possiamo ignorare: giovani sempre più isolati, difficoltà economiche che rendono oneroso il periodo di studio, carenza di alloggi e costi elevati per i fuori sede. L’avanzata delle università telematiche ci impone una riflessione: la didattica digitale deve essere un complemento innovativo, non una sostituzione dell’esperienza universitaria in presenza, che resta insostituibile come spazio di confronto, condivisione e relazione.

Il nostro Ateneo deve essere un punto di riferimento per i suoi studenti, un ambiente di ascolto e incoraggiamento. Per questo, dobbiamo investire in una formazione di qualità, capace di fa maturare competenze attrattive per il mercato del lavoro, resilienti alle diverse forme in cui si presenta l’innovazione tecnologica. L’uso di metodologie attive, collaborative e inclusive, il potenziamento dei laboratori e del learning by doing sono strumenti essenziali per una didattica moderna ed efficace. È fondamentale garantire il diritto allo studio e supportare chi affronta difficoltà particolari, ma anche supportare necessità legate allo svolgimento di attività curricolari (come i tirocini fuori sede); è necessario assicurare l’integrazione di coloro che decidono di investire sulla loro formazione in una sede, o in un Paese, diverso da quello di residenza: la condizione di fuori sede/straniero non deve essere un ostacolo alla piena integrazione – e deve contare anche sulla solidarietà e lo spirito di accoglienza dei coetanei.

Nell’università che vorrei, più inclusiva e sostenibile, gli studenti devono essere protagonisti del cambiamento: consapevolmente informati di tutte le opportunità a loro disposizione (attraverso momenti di confronto e informativi, ad esempio su attività didattiche aggiuntive come i percorsi 60 CFU, sulle attività di ricerca e le possibilità di unirsi a gruppi operativi su tematiche di interesse per sviluppare la tesi di laurea, tirocini disponibili presso diverse strutture, possibilità di partecipare al bando 175 ore, etc.), agli studenti verrà offerta l’occasione di essere responsabilmente impegnati a condividere il lavoro di tavoli e commissioni, laddove le politiche e le scelte da adottare avranno rilevanza per la loro comunità.

Riporto di seguito alcune proposte per azioni in cui intendo impegnarmi:

Attrarre

Il nostro Ateneo deve essere un luogo che attrae gli studenti e offre loro un ambiente stimolante e inclusivo, capace di valorizzare le competenze di ciascuno e cogliere il contributo di innovazione che le persone sono in grado di sviluppare nel concepire idee e soluzioni a tematiche di interesse culturale e sociale. Per questo, mi impegno a rafforzare la qualità della didattica, che deve essere centrata su percorsi aggiornati, dove le competenze trasversali (soft skills, competenze informatiche, digitali e linguistiche) siano garantite e integrate in tutti i corsi di studio, che promuova l’apprendimento esperienziale e l’uso di metodologie innovative, come la didattica immersiva e interdisciplinare. Mi impegno perché sia possibile offrire percorsi di eccellenza altamente innovativi, come gli Honour programmes, finalizzati a potenziare la formazione dei migliori talenti, allargando l’orizzonte disciplinare con iniziative di didattica sperimentale, con un approccio di natura trasversale e progettuale. Parallelamente saranno ampliate le opportunità formative in particolare nei percorsi di II livello, e resi attrattivi con una politica mirata a favorire le iscrizioni. Sarà supportato l’accesso delle studentesse alle discipline STEM con la stabilizzazione di incentivi, saranno promosse convenzioni con istituti esterni per la certificazione delle competenze linguistiche, e saranno studiate modalità con le quali anche gli studenti possano essere coinvolti nello sviluppo di attività di public engagement e di start-up. Si favorirà l’azione di associazioni o squadre di studenti che si occupano di tematiche innovative, mettendo a disposizione spazi di co-working per sviluppare progetti e disseminarne i risultati, e per farsi conoscere fuori l’Ateneo.

Accogliere

Il nostro Ateneo dovrà accogliere, offrendo pari opportunità e attenzione, tutte le studentesse e gli studenti, sostenendo in particolare chi arriva da lontano o chi si trova in condizioni di difficoltà, permanenti o temporanee. Mi impegno a trovare le soluzioni per migliorare le agevolazioni per studenti fuori sede, e facilitare l’accesso agli alloggi istruendo un dialogo con enti locali per politiche concertate di utilizzo del patrimonio libero e disponibile, e con piccoli proprietari per convenzioni che favoriscano la reperibilità sul mercato di un maggior numero di alloggi. Tra le varie iniziative da condividere con e per gli studenti, sarà studiato un percorso di accoglienza e un kit – da rendere disponibile in italiano e in inglese, in versione digitale e in video-pillole – che istruisca chi arriva per la prima volta all’Università di Trieste sull’organizzazione e sul funzionamento dell’Ateneo per orientare, almeno all’inizio, alla conoscenza dei servizi e delle strutture.

Alleggerire

Lo studente che affronta il percorso di formazione all’Università spesso si confronta ancora con una mole di burocrazia appesantita da procedure non completamente informatizzate e digitalizzate, che fanno difficoltà ad integrare dati presenti in banche diverse e non interconnesse. Mi impegno per cercare di realizzare l’interoperabilità degli applicativi, per dematerializzare i procedimenti, per poter disporre di un cruscotto ove monitorare lo stato delle richieste, per alleggerire gli adempimenti burocratici, per rendere più fluide e veloci le procedure di immatricolazione e ridurre i tempi di accesso ai servizi.

Avere cura

Il nostro Ateneo deve avere cura della sua risorsa più preziosa, e garantire supporto e tutela a tutti. Mi impegno perché si crei una rete di prossimità per assistere studentesse e studenti nella fase di grande cambiamento che si associa all’ingresso nel mondo universitario, potenziando attività di counseling e tutorato per chi è in difficoltà, sulla base dell’esperienza acquisita con il progetto PRO BEN. La peer education sarà un ulteriore strumento per facilitare lo scambio di esperienze e il supporto tra pari.

Investiremo in misure di sostegno economico, mantenendo la no tax area al livello attuale, cercando ove possibile un maggiore equilibrio nella modulazione delle tasse e utilizzando strumenti di fund-raising per trovare risorse utili ad incrementare le borse di studio – da destinare a studenti in situazioni di particolare difficoltà, o alle attività a supporto della vita studentesca, o a favorire la mobilità dolce.

Mi impegno a trovare e attrezzare adeguatamente spazi dentro e fuori i nostri edifici che favoriscano, oltre che lo studio, il consumo dei pasti in autonomia,  la socializzazione e il benessere:  come aree relax, sale studio collettivo adeguatamente attrezzate e salette con possibilità di prenotazione per brevi periodi, still room e spazi attrezzati con pods per attutire lo stress e favorire il rilassamento o il breve riposo durante le lunghe sessioni di studio nel periodo di esame, spazi per il coworking e la creatività, spazi per esercitare attività musicali e registrare podcast, spazi per praticare attività sportive o ludiche, sia indoor che outdoor.

Mi impegno affinché nelle varie sedi ci sia la possibilità di acquistare generi di prima necessità (per l’igiene, lo studio, la pausa spuntino) a prezzi calmierati, anche attraverso distributori automatici diffusi capillarmente. Attraverso progetti di cooperazione e solidarietà, mi impegno a creare le condizioni perché possano essere disponibili prodotti a km0 per il consumo alimentare.

Ascoltare

Ascoltare gli studenti deve essere un impegno concreto: potenzierò i punti di ascolto, mantenendo alta l’attenzione alla lotta contro le discriminazioni – soprattutto quelle latenti –, e promuoverò l’apertura di un centro antiviolenza. Rafforzerò il dialogo con le rappresentanze, consultandole regolarmente e periodicamente, rendendole parte attiva nei processi decisionali e la loro voce conterà ai tavoli di confronto su tematiche fondamentali, come trasporti, locazioni e qualità della vita universitaria.

Mi impegno ad ascoltare le proposte che verranno dagli studenti e a tradurle – come ho sempre fatto anche da Collaboratrice del Rettore per l’Edilizia e l’Energia – in azioni concrete, anche con il loro coinvolgimento, promuovendo il loro ruolo di testimoni attivi e partecipi per una comunità più aperta, inclusiva, sostenibile, collaborativa. Per avvalorare l’impegno all’ascolto, la delega ai rapporti con la comunità studentesca sarà affidata alla figura di vertice del Rettore Vicario.

Accompagnare

L’università non è solo un luogo di apprendimento, ma una comunità in cui crescere, confrontarsi e costruire il proprio futuro sviluppando la propria storia.

Il nostro Ateneo deve accompagnare gli studenti verso il futuro, preparandoli alle nuove sfide del mondo del lavoro. Incentiveremo tirocini e collaborazioni con aziende, creeremo una banca dati per l’accesso alle opportunità professionali e potenzieremo la formazione in digital humanities e mediazione linguistica per rispondere alle esigenze di un mondo sempre più interconnesso.

Investiremo in percorsi di lifelong learning, per garantire una formazione continua e aggiornata, faciliteremo l’accesso ai percorsi universitari di studentesse e studenti adulti, che devono conciliare tempi di studio e di lavoro, e che possono trovare un beneficio dalla fruizione di una didattica erogata in modalità digitale o blended, nonché dalle misure di supporto alla genitorialità che sarà possibile mettere in atto.