Nel citato volume su Altino si segnalano numerose iscrizioni altinati nell'intento di illustrare gli aspetti peculiari della vita sociale, economica e politica della città. Vengono così commentate e proposte con fotografie, senza però riportare il testo delle iscrizioni.
5c1. Epigrafe sepolcrale di P(ublius) Paetinius Aptus e del collegium gentilium lanariorum purgatorum (n. 37), corredata da una breve digressione sull'importanza di tale corporazione e sul ruolo di rilievo ricoperto dalla lavorazione della lana nell'economia altinate.
5c2. Monumento sepolcrale di Donatus, sutor (n. 38).
5c3. Iscrizione, attualmente murata nella chiesa di S.Vidal a Venezia, menzionante il quattuorvir Cn(eus) Numerius Fronto ed il sexvir suo liberto Cn(eus) Numerius Felix (n.48: cfr. CIL, V 2162).
5c4. Sarcofago di [---]ia M(arci) l(iberta) Ariste, divenuto in seguito il sarcofago di Eliodoro, vescovo altinate, ed ora conservato presso la Basilica di Torcello (VE) (n. 53).
5c5. Urna a cassetta di Q(uintus) Sicinius Quinctellus figlio di Tito e di sua moglie Caetronia Sabina affrancata da una donna (nn. 39 e 79: cfr. AL 6759).
Elena Zampieri