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Alberto Sdegno

Laboratorio

di Disegno per l’Architettura

 

Programma

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Temi

Esercitazione

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Materiali

Esami

 

 

Università degli Studi di Trieste - Facoltà di Architettura

A.A. 2008-09

 

LABORATORIO DI DISEGNO PER L’ARCHITETTURA

Coord. Prof. Alberto Sdegno

Corso di Disegno

Prof. Arch. Alberto Sdegno

Modulo integrativo: Segno e colore

Dott. Arch. Angelamaria Radicchio

Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva

Dott. Arch. Silvia Masserano

 

 

Programma del Laboratorio di Disegno per l’Architettura

 

Andrea Palladio, il disegno, l’architettura

 

Ricorre quest’anno un anniversario significativo per chi si occupa di disegno e di architettura. Cinquecento anni fa, infatti, nasceva Andrea Palladio, uno degli architetti più importanti della storia, le cui opere sono diventate – anche grazie al suo trattato I Quattro Libri dell’Architettura – documenti di grande rilievo per tutti coloro che intendono affrontare lo studio dell’architettura, siano che si tratti di quelle costruite, sia che si tratti di progetti non realizzati.

Il corso di quest’anno, quindi, è rivolto all’analisi grafica dell’opera dell’architetto vicentino grazie anche alla quantità di elaborati grafici che ci ha lasciato, sia nella forma dello schizzo e del disegno di studio – si pensi ai tanti disegni presenti presso l’istituto RIBA (Royal Istitute of British Architects) di Londra e presso altre collezioni pubbliche e private – sia nella forma dell’incisione su libro stampato, non soltanto in riferimento al suo trattato, ma anche alle molte interpretazioni e rilievi che sono stati fatti nel corso del tempo, ad opera di Bertotti Scamozzi, Muttoni, Leoni, Canaletto, Jones, ecc.

Verrà affrontato pertanto lo studio dell’opera di Palladio, soprattutto attraverso la comparazione tra disegni pubblicati nel suo trattato e ridisegni eseguiti da Ottavio Bertotti Scamozzi, in modo da rendere espliciti gli intenti progettuali e le trasformazioni subite nel corso della realizzazione.

Quindici saranno le opere sottoposte ad indagine accurata, grazie al ridisegno da parte degli studenti, in modo da comprendere gli aspetti essenziali e gli elementi caratteristici che hanno definito il lavoro dell’architetto.

Sono previste inoltre alcune attività collaterali quali la visita alla mostra “Palladio 500 anni”, presso la sede del Centro Internazionale Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, in Palazzo Barbaran da Porto, la visita ad alcune architetture di Palladio nel territorio vicentino e alcune lezioni sull’opera del Maestro – tenute anche da autorevoli personalità nel settore degli studi palladiani – che possano sottolineare meglio gli aspetti relativi ai temi della figurazione che caratterizzano l’attività principale del Laboratorio.

 

Programma del Corso di Disegno

 

Obiettivi

 

Obiettivo del corso è introdurre lo studente all’analisi grafica di un manufatto architettonico attraverso la comprensione delle regole geometriche e proiettive che permettono la sua figurazione piana. Grazie all’uso dei metodi e degli strumenti della rappresentazione è infatti possibile registrare tutte le informazioni atte a descrivere un progetto di architettura in modo che esse siano utilizzabili in tre indispensabili momenti della progettazione: nella fase di invenzione, in cui attraverso lo schizzo l’architetto individua le caratteristiche configurative dello spazio architettonico che intende creare; nella fase di convenzione, in cui si rendono necessarie quelle registrazioni grafiche oggettive, dense delle simbologie specifiche previste dalla normativa sul disegno; della comunicazione, in cui l’oggetto dell’esperienza diventa lo strumento attraverso il quale si esplica l’idea architettonica che si intende proporre.

Particolare attenzione verrà riposta all’analisi spaziale di una architettura attraverso la scomposizione dei principali elementi costitutivi, in modo da identificare la struttura configurativa dei singoli elementi. Ulteriore approfondimento sarà l’uso dello schizzo a mano libera come strumento fondamentale per l’architetto per figurare rapidamente idee progettuali. Inoltre verrà considerata anche l’analisi geometrica delle principali superfici usate in architettura, con l’intento di comprendere la genesi costruttiva della forma.

Nel corso delle lezioni vi saranno alcune attività seminariali relative al disegno che prevederanno l’elaborazione ex-tempore di esercitazioni da parte dello studente, che costituiranno uno strumento di verifica del grado di consapevolezza acquisita nel corso dell’indagine teorica.

 

Contenuti

 

Gli strumenti tradizionali per la figurazione su carta. Brevi cenni storici sulla storia dei metodi e degli strumenti e relative differenti caratteristiche tecniche, dallo stilo alla matita di legno. Identificazione degli spessori in accordo anche con la tipologia del supporto da utilizzare.

Il disegno dell’architetto, dallo schizzo a mano libera al disegno esecutivo. Modalità di figurazione e interpretazione personale di una architettura.

La configurazione grafica dello spazio architettonico. L’analisi stereometrica dell’architettura nella sua visualizzazione planare. Le proiezioni architettoniche elementari e l’articolazione dello spazio. 

Le scale della rappresentazione: dal disegno urbano al dettaglio architettonico. La rappresentazione come variazione delle informazioni. La discretizzazione, unità metriche e antropometriche, la simbologia grafica nel disegno di architettura e le norme tecniche.

Il disegno codificato: la pianta, il prospetto, la sezione. Identificazione dei piani di sezione ideali come quadri orizzontali e verticali del modello architettonico. Convenzioni proiettive elementari e configurazione del disegno sul foglio.

Le proiezioni parallele e il disegno assonometrico. L’utilizzo dell’assonometria nella tradizione architettonica nelle varianti principali della proiezione obliqua e ortogonale: i casi particolari della proiezione cavaliera e militare e il fattore di riduzione come strumento di misura del disegno in proiezione cilindrica.

Le proiezioni centrali e la costruzione prospettica. L’osservatore nella scena e il riferimento nelo spazio tridimensionale. I principali utilizzi in campo architettonico: la prospettiva frontale, la prospettiva accidentale, l’utilizzo del quadro inclinato nella prospettiva razionale a tre punti di fuga.

La rappresentazione attraverso disegni eterogenei. L’uso dello spaccato, l’esploso assonometrico e prospettico, la composizione grafica e il layout definitivo di una tavola tipo.

Cenni sulla teoria delle ombre e del chiaroscuro. La percezione della terza dimensione tramite l’ombreggiatura, proiezioni geometriche e rappresentazioni chiaroscurali. 

L’uso del segno e del colore nel disegno di architettura. Teoria del colore e utilizzo nella rappresentazione grafica tramite matite colorate, pastelli, acquerelli, tecniche miste. Cenni sull’uso dello sfumato e del tratteggio nel disegno di architettura.

 

Programma del Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva

 

Obiettivi

 

La rappresentazione del progetto, cioè l’esigenza di divulgare in termini visivi il risultato di un procedimento creativo, è una delle principali difficoltà riconducibili all’operatività architettonica. I grafici del progettista costituiscono un importante strumento comunicativo, un messaggio visivo tanto dal punto di vista metrico, quanto da quello più ambizioso dell’evocazione della consistenza fisica dell’oggetto e della sua configurazione formale. L’organizzazione di queste immagini si fonda su un particolare dispositivo linguistico-raffigurativo che è opportuno conoscere: si tratta di  un insieme di norme riferite a delle proiezioni che rendono comprensibile l’oggetto reale e consentono la stesura degli elaborati di progetto. Questo sistema convenzionale di trascrizione grafica ha le sue basi teoriche nella geometria descrittiva, disciplina che codifica i procedimenti atti a riprodurre su un supporto bidimensionale la tridimensionalità della realtà, e permette di descrivere e analizzare le forme geometriche e le corrispondenze reciproche degli oggetti disposti nello spazio.

Attraverso una serie di comunicazioni e di esercitazioni, il corso intende fornire i fondamenti teorici che regolano la rappresentazione di ogni figura nello spazio: gli elementi descrittivi e proiettivi della scienza della rappresentazione, la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione tradizionali sui quali si fondano i codici universalmente condivisi del disegno professionale dell’architetto (la doppia proiezione ortogonale, la proiezione assonometrica, la proiezione prospettica, la teoria delle ombre). Ogni lezione teorica si concluderà con una verifica grafica che consentirà di accertare la capacità dello studente nell’affrontare le problematiche esaminate. Oltre ai test svolti in aula è prevista anche un’esercitazione tematica, fornita dalla docenza, che dovrà essere sviluppata nel corso del semestre e sottoposta a periodiche revisioni secondo i tempi didattici previsti.

 

Contenuti

 

Fondamenti di geometria proiettiva: spazio euclideo e spazio proiettivo; elementi impropri; forme geometriche fondamentali; dualità; concetto di appartenenza e postulati relativi; operazioni fondamentali della geometria proiettiva; trasformazioni geometriche; proprietà metrico-proiettive; prospettività; omologia; casi particolari dell’omologia piana; omologia di ribaltamento.

Proiezioni bicentrali parallele. La doppia proiezione ortogonale: impostazione del modello; rappresentazione degli enti fondamentali; rappresentazione di punti e piani in posizioni particolari; problemi grafici (intersezione di due piani, intersezione tra una retta e un piano, intersezione tra poliedri) problemi metrici (condizione di ortogonalità e retta di massimo pendio, ribaltamento di un piano generico).

Proiezioni centrali parallele. Il metodo delle proiezioni assonometriche: teorema di Pohlke; assonometria obliqua (a quadro inclinato, verticale e frontale); assonometria ortogonale.

Proiezione centrale generalizzata:  riferimento; rappresentazione di una retta; rappresentazione di un piano, rette e piani proiettanti; rappresentazioni di un punto; problemi grafici (condizione di appartenenza e di parallelismo tra rette e piani, intersezioni); teorema di Simon Stevin; problemi metrici (ribaltamento sul quadro di un generico piano proiettante, ribaltamento sul quadro delle figure di un generico piano, condizione di ortogonalità tra retta e piano).

Proiezione centrale. Il caso particolare della prospettiva lineare: prospettiva a quadro verticale       (riferimento, rappresentazione degli enti fondamentali, metodo del ribaltamento, metodo dei punti di fuga, metodo dei punti di misura); prospettiva a quadro inclinato e a quadro orizzontale.

La teoria delle ombre: modello della sorgente luminosa; ombra propria; ombra portata e autoportata; costruzione delle ombre nel metodo di Monge, in assonometria e in prospettiva.

 

Modalità d’esame

L’esame finale verterà sulla redazione di una serie di elaborati grafici a matita relativi ad un’opera architettonica scelta da una lista, fornita dalla docenza, di architetture di Andrea Palladio, sulla valutazione di alcuni esercizi eseguiti in aula nel corso delle lezioni e sull’approfondimento teorico di alcuni temi trattati durante le lezioni.

 

Bibliografia di base

 

AA.VV., Teorie e metodi del disegno, Città Studi, Milano 1998

M. Docci, D. Maestri, Scienza del Disegno, Utet, Torino 2000

R. Migliari, La rappresentazione geometrica e informatica dell’architettura, Kappa, Roma 2000

A. Sgrosso, La rappresentazione geometrica dell’architettura, Utet, Torino 2000

F. Gay, Fondamenti geometrici del disegno, Edizioni Libreria Progetto Padova, Padova 2000

 

Bibliografia di approfondimento

 

L. Vagnetti, Il linguaggio grafico dell’architetto, oggi, Vitali e Ghianda, Genova 1965

C. Mezzetti (a cura di), Il Disegno dell’architettura italiana nel XX secolo, Kappa, Roma 2003

M. De Simone, Disegno Rilievo Progetto, Il disegno delle idee, il progetto delle cose, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1990

R. de Rubertis, Il disegno dell’architettura, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1994.

AAVV, Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 2004

V. Ugo, Fondamenti della rappresentazione architettonica, Esculapio, Bologna 1994

 

Bibliografia su Andrea Palladio

 

A. Palladio, I Quattro Libri dell’Architettura, Dominico de’ Franceschi, Venezia 1570, ristampa anastatica Hoepli, Milano 1994.

O. Bertotti Scamozzi, Le fabbriche e i disegni di Andrea Palladio, Vicenza 1776-1783.

L. Puppi, Andrea Palladio, Electa, Milano 1999.

G. Beltramini (a cura di), Andrea Palladio. Atlante delle architetture, Marsilio, Venezia 2000.

G. Beltramini, Palladio privato, Marsilio, Venezia 2008.

G. Beltramini, H. Burns (a cura di), Palladio, Marsilio, Venezia 2008. Catalogo della Mostra.

A. Sdegno, Digital Palladio, Cafoscarina, Venezia 2005.

A. Sdegno, Geometrie romane a Venezia. Il disegno del Convento palladiano della Carità, Cafoscarina, Venezia 2005; Cap.1 Andrea Palladio e il disegno di architettura, pp. 15-31; cap. 1.3 Progetti palladiani e “disegni come modelli”, pp. 57-71.

 

 

Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti alla fine di ogni lezione.