Emergenze

Ultimo aggiornamento contenuto: 19.10.2011 10:21:32

Compiti degli addetti

Gli addetti eseguono i compiti impartiti dal coordinatore dell'emergenza, senza mai mettersi in pericolo. Quando hanno finito l'operazione devono:

  • tornare dal coordinatore dell’emergenza per comunicare di essersi messi in sicurezza
  • relazionare la situazione incontrata
  • mettersi a disposizione per altre eventuali necessità

L’addetto deve agire senza mai mettere a repentaglio la propria vita. Qualora ravvisi l’urgenza di intraprendere iniziative in zone a rischio diverse da quelle assegnatigli, deve prioritariamente far comunicare al coordinatore dell’emergenza la propria nuova zona d’azione.

Alcuni compiti prevedono delle procedure ben definite:

  • nell'evacuazione di piano, si opera da “chiudi-fila” verificando dentro ogni stanza la presenza di eventuali persone e chiudendo tutte le porte e finestre per rallentare la propagazione dell’incendio. Occorre sempre operare in sicurezza, perciò in caso di locali invasi dal fumo, o a rischio, solo il personale formato è autorizzato ad intervenire, previo equipaggiamento con materiale di protezione
  • gli addetti dovrebbero accompagnare l'utenza verso l’area di raccolta, e qui dovrebbe essere organizzato un servizio di assistenza e l’appello dei partecipanti (almeno sommario, raccogliendo informazioni tra gli evacuati sull’assenza di persone sicuramente presenti nell'edificio poco prima dell’inizio dell’emergenza), da comunicare continuamente al coordinatore dell'emergenza affinché organizzi le eventuali operazioni di ricerca dei dispersi. Durante una prova di evacuazione è difficile riuscire a tenere concentrata l'utenza presso il punto di raccolta: se le persone sono poche, possono essere tenute impegnate proponendogli la compilazione del questionario di soddisfazione dell'utenza

In caso di vera emergenza l’informazione agli utenti è di fondamentale importanza. Per evitare il panico collettivo, ovvero la paura intensa avvertita da tutti a seguito di un evento improvviso che si traduce in una fuga disorganizzata, occorrono misure che permettano di controllare le reazioni individuali; a tale proposito è importante:

  • fornire informazioni concise e regolari (utilizzando anche megafoni o altoparlanti)
  • indicare il comportamento da tenere e le eventuali misure precauzionali da attuare
  • utilizzare tutti i soggetti validi, indirizzandoli a compiti di assistenza (personale o utenti in grado di aiutare le altre persone)
  • evitare di urlare (anche tra addetti durante le fasi di coordinamento!)
  • smentire categoricamente le “false voci”

È opportuno che vengano diffusi messaggi per informare gli utenti, soprattutto quelli non in grado di muoversi autonomamente, sul tipo di emergenza in corso facendo loro percepire che non saranno lasciati soli in quanto la struttura sta reagendo in tempi brevi e correttamente. È altrettanto utile mettere in evidenza la presenza sia del coordinatore che di un componente della squadra di emergenza per rassicurare gli utenti sulla gestione dell’emergenza.

Nel caso di edifici con attività sensibili (rischio chimico o biologico) è preferibile che le eventuali comunicazioni con la stampa siano immediatamente prese in gestione da un responsabile istituzionale.