12. Tradizione indiretta. Falsi



12a. Gian Rinaldo Carli e l'epigrafia

La lezione di Scipione Maffei pare operante nell'opera dell'illustre capodistriano Gian Rinaldo Carli che già in due lavori di gioventù, "Delle antichità di Capodistria" e in "Della spedizione degli Argonauti in Colco", composte rispettivamente a 23 e 24 anni, riconobbe il valore delle fonti epigrafiche del tutto equiparabili a quelle letterarie. Cuscito, pp. 15-45 prende in esame la figura dell'eclettico studioso ­ autore dei cinque volumi "Delle antichità italiche", usciti tra il 1788 e il 1791 ­ e mette in luce il percorso formativo, i rapporti con il mondo culturale regionale e italiano e l'elaborazione di un suo criterio metodologico secondo cui "c'insegna alle volte più una lettera sola di lapida che cento libri" (Delle antichità, p. 228).

Per provare l'identità di Capodistria con la romana Aegida egli prese in esame diverse iscrizioni capodistriane a lui note direttamente o indirettamente (ma in questo caso non le utilizzò come prova documentale). Abbiamo quindi l'apografo di Inscr.It., X, 3, 19, ora dispersa (fig. 1), di Inscr.It., X, 3, 16 (fig. 2), Inscr.It., X, 3, 9 (fig. 3), di Inscr.It., X, 3, 8 (ora perduta), del sarcofago di Inscr.It., X, 3, 23 (fig. 4), del cippo di Inscr.It., X, 3, 10 (fig. 5), della fronte di sarcofago di Inscr.It., X, 3, 20 (fig. 6), dell'arula di Inscr.It., X, 3, 11 (fig. 7). Tra le iscrizioni pubblicate dal Carli, ma escluse dal suo ragionamento perché non controllate, vi sono la stele di Inscr.It., X, 3, 33 e la dedica a Silvano di Inscr.It., X, 3, 2. E' certo degno di rilievo il metodo di analisi applicato a tali materiali, ormai del tutto lontano dall'interesse erudito e antiquario che contrassegna molte delle precedenti corografie dell'Istria. Per il Carli sono importanti il controllo autoptico, lo spoglio bibliografico e il confronto con le precedenti, se vi sono, edizioni del testo. Gli indizi che trae dal materiale epigrafico (una porticus da Inscr.It., X, 3, 16, un archigallus e "quindi" un tempio a Cibele da Inscr.It., X, 3, 8) servono a corroborare la sua tesi di Capodistria/Aegida municipium civium Romanorum.

F. M.