8. Economia e società


8a. Onorificenze a C.Settidius Abascantus

Nel catalogo di Forbis, p. 227, n. 466 viene ripresa CIL, V 8139 = ILS 6676 = Inscr.It., X, 1, 85, sulla quale cfr. anche supra sez.1a e 5a.

F. M.































8. e società


8b. Amicitia et similia


Nella ricerca di Reali sono riedite con foto CIL, V 96 = Inscr.It., X, 1, 59 (p. 28, 1C, tav. I, fig. 1), CIL, V 60 = Inscr.It., X, 1, 88 (pp. 28-29, 2C, tav. I, fig. 2), Inscr.It., X, 1, 203 (p. 29, 3C, tav. I, fig. 3), CIL, V 182 = Inscr.It., X, 1, 302, AE 1966, 144 (pp. 29-30, 4C), CIL, V 223 = Inscr.It., X, 1, 372 (pp. 30-31, 5C, tav. I, fig. 4), CIL, V 232 = Inscr.It., X, 1, 387 (p. 31, 6C, tav. II, fig. 1), Inscr.It., X, 1, 448 (p. 31, 7C, tav. II, fig. 2), CIL, V 8163 = Inscr.It., X, 1, 453, (pp. 31-32, 8C), Inscr.It., X, 1, 598 (p. 32, 9C, tav. II, fig. 3).

F. M.




































8. Economia e società


8c. Vita sociale di Pola romana

Largo impiego della documentazione epigrafica viene fatto in recenti sintesi sulla societā di Pola in epoca romana: cfr. Starac, pp. 93-152 (riass. it. pp. 143-149); Starac.

C.Z.
































8. Economia e società


8d. La societā dell'Istria interna

Starac, pp. 58-106 (riass. it. pp. 100-102).




































8. Economia e società


>8e. di Brioni in etā romana

Una messa a punto sulla presenza a Brioni (ville di Val Madonna, Val Catena, Monte Collisi) e sulle attivitā produttive dei Laecanii, sull'isola e soprattutto a Fasana, ma anche nell'Istria settentrionale (cfr. l'iscrizione da Matteria: CIL, V 698 = ILS 5889 = Inscr.It. X, 4, 376) č proposta da Tassaux, pp. 77-99. Nel lavoro si seguono le vicende della gens (finora nota solo a partire dal console del 40 d.C., per almeno sei generazioni, dalla prima istallazione sull'isola di Brioni alla fine della repubblica fino all'etā flavia. Un C. Laecanius P. f., ricordato in un bollo laterizio semicircolare databile ancora in etā repubblicana (cfr. Matijasic, n. 25), potrebbe essere uno dei coloni fondatori di Pola verso il 46/54 a.C.; suo figlio, C. Laecanius C. f., vissuto in etā augustea, avrebbe bollato le anfore con marchio LAE e le tegole con marchio LAEC; il di lui figlio, C. Laecanius Bassus (probabilmente cavaliere, in quanto padre del senatore del 40 d.C.), sarebbe il produttore delle anfore Dr. 6 B segnate LAEC // FELIX SER (cfr. loc. cit., nn.20-24) e rinvenute negli strati augustei del Magdalensberg (e quindi non attribuibili al console del 40); la discendenza si completa con i noti consoli del 40 e 64 d.C., padre e figlio, entrambi chiamati C. Laecanius Bassus, cui vanno riferiti i bolli su anfore LAEK e C.LAEK, C.LAEK.BAS associati a numerosi officinatores (sicuramente del padre quelli rinvenuti al Magdalensberg, abandonato negli anni 40), e col figlio del secondo C. Laecanius Bassus Caecina Flaccus, morto a 18 anni e surrogato con due figli adottivi del console del 64 d.C., C. Laecanius Bassus Caecina Paetus e C. Laecanius Bassus Paccius Paelignus. Le proprietā dei Laecanii, come altre dell'Istria romana a partire da Augusto, passano in etā flavia nel patrimonio imperiale, come testimonia chiaramente l'associazione di bolli di ex officinatores dei Laecanii (il noto CLYM, cui vanno ad aggiungersi COMI e PAGAN (su cui vd. anche la sez. 13c. ) con il bollo IMP: a questa nuova fase appartengono, oltre a quelli citati, i bolli POLL // IMP e PAEC // IMP da Val Catena, e probabilmente COLONI // IMV, forse Im(peratoris) v(ectigal) ?, e ANKA // IMPE.VECT, Anka(rius) associato a Impe(ratoris) vect(igal), rinvenuti a Vercelli come quelli di Clymenus e Pollio.

Il lavoro sulla societā di Brioni č completato dall'analisi della documentazione epigrafica relativa alla presenza di Aurelii nell'area di Val Madonna (ILIug 1204 = AE 1983, 425: dedica a Flora Augusta da parte di un M. Aurelius Iustus; Bezeczky, n. 63: bollo M. AVRELI IVSTI su anfora da Fasana; J. Sasel - B. Marusic, "AArchSlov" 35, 1984, n. 36 = AE 1985, 446 e n. 37: dediche votiva a Iuppiter e a un'altra divinitā augusta da parte di un Aurelius Iulianus): si tratta probabilmente di liberti imperiali che ancora nella seconda metā del II sec. d.C., a partire da Marco Aurelio, operavano a Brioni e a Fasana con un probabile contratto di locatio conductio. Viene quindi ripresa la dedica a Iuppiter Princeps fatta a Brioni per iniziativa di coloni (cfr. J. Sasel - B. Marusic, "AArchSlov" 35, 1984, n. 38 = AE 1985, 447; per la lettura "AN" 65, 1994, c. 277), a proposito della quale vengono ricordate la altre testimonianze di colonato in Istria, tutte da terre imperiali o in prossimitā di esse (nell'agro di Pola: Inscr.It. X, 1, 592 e 599; nell'agro di Parenzo: Inscr.It. X, 2, 222 e 229).

Infine si richiamano gli indizi di una prosecuzione a Brioni, come in altre parti dell'Istria (cfr. Inscr.It. X, 3, 53: centenarius stabuli a Cittanova; Inscr.It. X, 3, 50: Aug. n. commentar. presso Umago; Not. Dign. Occ. XI, 49: procurator bafii Cissensis Venetiae et Histriae a nord delle isole Pullariae) delle attivitā economiche (Cassiod., Variae XII, 22, 1) produzione di olio e allevamento) e della presenza imperiale (Amm. XIV, 11, 20; Socrat., Hist. eccl. II, 34: esecuzione di Crispo e di Gallo in un'isola presso Pola) nell'epoca tardoantica.


C.Z.