11. Supporto monumentale, decorazione, paleografia e datazione


11a. I monumenti delle tre necropoli polesi

Nel volume di Fischer vengono analizzate e presentate schematicamente in utili tabelle le tipologie dei monumenti funerari delle tre necropoli suburbane.

Di quella settentrionale (pp. 23-32, Abb. 3a-f, Taf. 1, 2) sono classificati i grandi monumenti architettonici (vd. infra 1, 2, 3), i frammenti di architettura e le statue (Inscr.It. X, 1, 129 = Taf. 2b), le iscrizioni monumentali (Inscr.It. X, 1, 90, 107, 109, 233, 250, 275, 329, 359, 380), le are funerarie (Inscr.It. X, 1, 106, 110, 114 = Taf. 2a, 203, 236, 237, 268, 277, 347), le stele e i cippi (Inscr.It. X, 1, 115, 170, 178, 200, 206, 232, 238, 241, 261, 325, 333, 335 = Taf. 1e, 350, 487), il complesso di monumenti del sepolcreto dei Vibii (Inscr.It. X, 1, 127, 220, 419, 420, 421, 422).

Di quella meridionale (pp. 32-36, Abb. 4a-d, Taf. 3) si analizzano i frammenti architettonici (Inscr.It. X, 1, 225, 432 = Taf. 3a, 493) e il grande mausoleo cilindrico, le lastre iscritte (Inscr.It. X, 1, 89, 92, 121, 156, 303, 384, 448, 582), le are funerarie (Inscr.It. X, 1, 74, 82, 104, 165, 239, 240, 319, 387, 426, 467, 584), le stele e i cippi (Inscr.It. X, 1, 172, 191, 248/249, 272, 288, 297, 298, 299, 346, 360, 383, 443, 464, 476).

Della necropoli presso il porto (pp. 36-38, Abb. 6a-c) vengono presentati i frammenti di architetture e le lastre iscritte (ILIug 1199, Inscr.It. X, 1, 125, 167, 247, 337, 378, 408), le are funerarie (Inscr.It. X, 1, 119, 159, 160, 169, 273, 372), le stele e i cippi (Inscr.It. X, 1, 55, 228, 263, 267, 306, 382).

Nel catalogo sono di grande interesse per l'ubicazione e le tipologie monumenti funerari polesi: 1) la ricostruzione del monumento funerario con fregio d'armi (SUB 6: pp. 133-138, Abb. 31, Taf. 37a-d); 2) la ricostruzione del grande mausoleo ottagonale scavato fuori Porta Gemina (SUB 13: pp. 143-158, Abb. 33-41, Taf. 38-40); 3) la ricostruzione dell'ara funeraria del duoviro Sex. Palpellius Mancia (SUB 14: pp. 158-162, Abb. 42-45, Taf. 41; cfr. Inscr.It. X, 1, 343), datato per confronti paleografici (con Inscr.It. X, 1, 81, iscrizione cesariana di Calpurnio Pisone, e Inscr.It. X, 1, 37, 38, iscrizioni onorarie per Claudio) ad epoca tardorepubblicana o augustea; 4) l'analisi tipologica del complesso funerario da cui proviene l'architrave di Servilia Scione (SUB 17: pp. 172-174, Abb. 51a-b, Taf. 44d; cfr. ILIug 1199); ricostruzione di un monumento funerario con fregio a maschere e ghirlande (SUB 18: pp. 174-180, Abb. 52-53, Taf. 45).

C.Z.

















11. Supporto monumentale, decorazione, paleografia e datazione


11.b Tipologie monumentali polesi e istriane


In Matiasic, pp. 49-115 sono prese in esame in particolare le tipologie polesi che per varietà e numero di esempi costituiscono un modello per lo studio di tutti i materiali istriani.

I grandi mausolei sono poco numerosi e difficilmente identificabili a causa del riutilizzo dei materiali lapidei in epoca medievale e l'espansione urbana della seconda metà dell'Ottocento. Alcuni indizi di carattere epigrafico (come Inscr.It., X, 1, 591) sono spia di monumenti a tamburo cilindrico con tetto a cono. A questa categoria apparteneva anche il cosiddetto "Mausoleo ottagonale", individuato a poche decine di metri dalla Porta Gemina, e i resti identificati nella frazione di Scattari (Skatari), a 4-5 km da Pola, a cui appartiene Inscr.It., X, 1, 576 (forse un monumento a base quadrata).

A costruzioni a edicola sono pertinenti invece molti frammenti, tra cui statue togate a tutto tondo, presenti nel museo cittadino.

Le stele funerarie sono ben rappresentate. Tra quelle a ritratti con pseudoedicola si segnalano Inscr.It., X, 1, 605; 689 e 335, tra quelle senza ritratto Inscr.It., X, 1, 115 e 104 e tra quelle a pseudoedicola Inscr.It., X, 1, 217-230. La distribuzione di tali monumenti sembra meglio concentrata a Parenzo e nell'Istria settentrionale, mentre rappresentano meno della metà del totale nel territorio di Pola. Sono invece frequenti in ambito polese le stele lisce inizianti con la formula loc(us) come Inscr.It., X, 1, 171; 232; 241; 248; 249; 261 e 272.

Gli unici casi di are piramidali sono riservati a due servi della famiglia imperiale, Inscr.It., X, 1, 55 e 59, a cui si può aggiungere Inscr.It., X, 1, 598. Altre due are sono invece destinate a personaggi comuni, come quella di M. Petronius Amerimnus (Inscr.It., X, 1, 170) e del faber Primus (Inscr.It., X, 1, 172).

La classe meglio documentata è però quella delle are funerarie. Ne esistono con profilazioni lisce e coronamento senza decorazioni (Inscr.It., X, 1, 201; 203; 387; 426 da Pola e 617 da Fasana) e sono numerose anche quelle di grandi dimensioni con rilievi figurati (come Inscr.It., X, 1, 74; 77; 343; 169; 347, Notiziario Epigrafico, «AN» 65, 1994, sez. I.2,1b e ibid., sez. I.1A,2).

Segno della inequivocabile ricchezza degli abitanti della città romana è la massiccia presenza di sarcofagi (ricordati anche da Dante in Inf. 9, 112-115) che vanno dalle forme più semplici di Inscr.It., X, 1, 153-154; 226; 252 a quelle più elaborate di Inscr.It., X, 1, 214; 229; 424 e 453. Non mancavano neppure i sarcofagi attici a cui sono attribuibili molti frammenti. Molti sono caratterizzati da tabula ansata sorretta da putti o dalla "voluta norica" come elemento decorativo (Inscr.It., X, 1, 182). Il loro lungo uso, in epoca cristiana e in forme modificate anche in epoca medievale, comportò molti fenomeni di reimpiego di altri monumenti ­ soprattutto are ­ per ricavarne arche (cfr. Inscr.It., X, 1, 165 e 419). Si segnala anche il caso di osteoteche, come quella da Sissano (Inscr.It., X, 1, 580).

L'a. conclude infine questa interessante analisi presentando i dati noti a proposito delle necropoli, come quella di Nesazio, e dei recinti funerari identificati lungo la via per Tarsatica.

F.M.





















11. Supporto monumentale, decorazione, paleografia e datazione


11.c Monumenti funerari polesi e istriani

Una classificazione delle are funerarie istriane, tra cui molti monumenti iscritti, è proposta da Starac, pp. 69-84 (trad.it., p. 85), che correda l'esposizione con numerose illustrazioni (Tavv. 1-10).

C.Z.