Nell'analisi degli aspetti sociali dei monumenti funerari di Zaccaria si osserva come spesso onoranze a spese pubbliche fossero offerte a quanti per ragioni di sesso o di età non potevano aspirare a onori a questi assimilabili in vita, come per esempio le genitrici di personaggi di rango equestre (l'educatrix equitum di «AAAd» 29, 1987, fig. 5) o le giovani promesse morte prematuramente come A. Caesilius A. f. Acastinus di Inscr.Aq. 2868 (pp. 71-72, nt. 28). Il medesimo fenomeno si verifica anche per i membri di spicco dei ceti emergenti quando siamo in presenza di statue funerarie con imitazione di decreti onorari poste da mogli, figli, padri, madri, fratelli, liberti, amici, clientes, heredes (p. 75). Tale è il caso degli onori agli schiavi e liberti di M. Servilius Fabianus Maximus, cos. del 158 d.C. (CIL, V 868-870 = Inscr.Aq. 489-492).
F.M.