Vengono editi con foto da Basso, pp. 152-157, offrendo ulteriori precisazioni sul tracciato viario e sulle sue vicende storiche tra la fine del III e la fine del IV secolo d.C.
2a. (p. 153, n. 2, fig. 3). Frammento di cippo spezzato superiormente, privo di iscrizione probabilmente in quanto fratto e non perché in origine anepigrafo, attualmente conservato a Musile di Piave (VE) nell'azienda Scarpa, dove con tutta probabilità venne rinvenuto. La datazione non risulta determinabile.
2b. (p. 154, n. 4, fig. 4). Cippo in marmo bianco leggermente rastremato, con una bassa base d'appoggio, portato alla luce nell'autunno 1993 in località Calnova Fiorentina a S. Donà di Piave (VE) in occasione di lavori di aratura ed ora conservato nel Museo della Bonifica della città: (Tribus) d(ominis) n(ostris) Fl(avio) Valentiniano / Fl(avio) Theo
2c. (pp. 154-155, n. 5, figg. 5 e 6). Frammento di cippo in calcare bianco, fratturato inferiormente e profondamente scheggiato anche nella parte conservata, recante quattro incavi per l'impiombatura probabilmente atti a reggere qualcosa la cui base era fissata al miliare stesso; trovato in occasione di lavori di scasso per una conduttura in località Calnova Fiorentina a S. Donà di Piave (VE), attualmente si conserva nel Museo della Bonifica della città: Imp(eratori) Caes(ari) C(aio) Aur(elio) [Va]l(erio) / Dioc[letia]no [---] / ------.
Anche in seguito al confronto con altri miliari simili della Venetia, il cippo appare databile all'epoca della tetrarchia.
Elena Zampieri