1. Iscrizioni sacre




2. Iscrizioni sepolcrali



















1. Iscrizioni sacre

1a. L'iscrizione votiva in onore di Belatukadro

L'iscrizione venetica [---]kadriako, leggibile su un frammento di cornicione con tutta probabilità pertinente ad un altare votivo databile al V-IV secolo a.C. (cfr.Scarfì - Tombolani, p. 63) viene commentata ampiamente da Marinetti, pp. 75-80. L'epigrafe sembra integrabile con [*Belatu]kadriako, appositivo derivato dal nome del dio celtico della guerra Belatukadro, al quale potrebbe essere assimilato il dio Beleno, il cui culto è già testimoniato ad Altino (CIL, V 2143-2146). Ricorda inoltre un frammento di lamina bronzea recante iscritta parte di un nome proprio (Tombolani, p. 836) pertinente ad un contesto votivo, a quanto si deduce dal confronto con oggetti simili rinvenuti ad Este, Vicenza e Lagole. L'iscrizione viene ripresa, in quanto risulta l'attestazione più antica del culto di Beleno-Apollo portata alla luce nel territorio in esame, da Verzar-Bass, p. 222, e viene ricordata, senza però la trascrizione del testo, anche nel volume Altino Preromana e Romana.
















2. Iscrizioni sepolcrali

2a. Testimonianze venetiche e dell'età di transizione

Nella sezione dedicata ad Altino del già citato catalogo La Protostoria tra Sile e Tagliamento, alle pp. 25-80 vengono segnalate numerose testimonianze iscritte pertinenti alla cultura venetica altinate e al periodo di transizione all'età romana.

2a1. Tirelli, p. 26, ripercorrendo la storia delle ricerche archeologiche in area altinate, menziona la cosiddetta stele di Ostiala, monumento sepolcrale databile al IV-III secolo a.C., rinvenuto nel 1969 in proprietà Albertini per quanto non in giacitura originaria, recante un'iscrizione venetica incisa con andamento a nastro (Scarfì, Prosdocimi, pp.189-192) e riporta la fotografia della laminetta votiva figurata ed iscritta, portata alla luce anch'essa in proprietà Albertini, già segnalata alla sez. 1a (fig. 2).


2a2. Nel descrivere le necropoli di Altino e le diverse campagne di scavo condotte sistematicamente a partire dagli anni '70, Gambacurta, p. 47, fa riferimento alla Stele di Ostiala.

2a3. Marinetti, pp. 75-80 (fig. 5) analizza diffusamente, soprattutto dal punto di vista linguistico, numerose iscrizioni venetiche provenienti dall'area altinate: oltre alla già ricordata stele di Ostiala, propone il gruppo degli epitaffi dei Pannarii, incisi sulle ciotole utilizzate come coperchi degli ossuari dei defunti sepolti nella tomba gentilizia dei Pannarii, sita in località Fornasotti e ascrivibile alla fase di transizione dalla cultura romana a quella venetica. Vengono inoltre considerati altri materiali pertinenti ad una sepoltura gentilizia trovata in località Brustolade (vd. Scarfi' - Tombolani, p. 63).
2b. Documentazione fotografica di iscrizioni venetiche (I)

Nel citato volume Altino, nell'intento di illustrare gli aspetti peculiari della vita sociale, economica e politica della città, si commentano e segnalano con fotografie, senza però riportare il testo delle iscrizioni, numerose epigrafi altinati, tra cui la ciotola della tomba dei Pannarii (nn. 19 e 28) e la stele di Ostiala.

2c. Documentazione fotografica di iscrizioni venetiche (II)

Le medesime iscrizioni, ancora senza trascrizione, sono presentate in fotografia e commentate, nel delineare i tratti salienti della storia altinate, alle pp. 7, 8 e 12 del volumetto Invito ad Altino.