Notiziario Epigrafico - Aquileia





6. Rilettura di iscrizioni cristiane
MAZZOLENI, propone alcune revisioni di precedenti letture di iscrizioni musive aquileiesi e gradesi:

a) Basilica della Beligna: Nonnos, alla greca (p. 197, fig. 2), si adatta alle lacune meglio di Nonnos[us] proposto da G. BRUSIN, La Basilica del Fondo Tullio alla Beligna di Aquileia, Aquileia 1947, p. 65;

b) Basilica di Monastero: Maru(s) (p. 198, fig. 3) è da preferire a Niaru, non attestato, proposto in G. BRUSIN - P.L. ZOVATTO, Monumenti paleocristiani di Aquileia e Grado, Udine 1957, p. 335; Acricia potrebbe essere forma corrotta del più comune Agroecia; Eusebeios (p. 198, fig. 4) è da preferire a Eusebes, integrato in BRUSIN, Monumenti, cit., p. 336;

c) Chiesa di S. Giovanni: l'epitaffio di Clarissima, dove forse non va letto in[d](ictione) ma in [pace] (e quindi vanno riviste le integrazioni finora proposte per l'intero testo: cfr. BERTACCHI,"AAAd" 6, 1974, p. 87), per il confronto con quello gradese di Petrus andrebbe con ogni probabilità datato nel pieno V secolo e non in età ambrosiana come proposto finora;

d) Chiesa cimiteriale dei SS. Felice e Fortunato: problematica la datazione di S. Maria delle Grazie a Grado tra fine IV e inizio V sec., in base alla presenza degli stessi dedicanti, Malchus et Eufemia (CIL, V 1619);

e) S.Eufemia a Grado: per l'iscrizione di Sesi[nius] cubicularius (Inscr. Aq. 3361) si preferisce una datazione in epoca eliana e non più alla metà del V sec., e si considera il personaggio un impiegato civile e non un addetto alla basilica;

f) S. Maria delle Grazie a Grado: vi si trova l'iscrizione di Martinus [le]ctor (fig.6), attribuita dal Mommsen a S. Eufemia con trascrizione non corretta (CIL, V 1597);

g) Chiesa di Piazza della Corte a Grado: oltre a lamentare l'assenza di una pubblicazione scientifica del complesso delle epigrafi, si osserva (p. 203, fig. 7) che la superficie donata da Paulinus et Marcellina (Inscr. Aq. 3391) potrebbe essere di 1000 piedi quadrati (M pi&uigrave segno di interpunzione) e non di 1500 (MD); allo scioglimento Agapitus et Daim[on] (o Daim[ia]: cfr. Inscr.Aq. 3388) è forse preferibile una lettura del tipo Dalm[atia] , con L col tratto di base accorciato (p. 204, fig. 8); Afrodi[tes] , che ricorra anche a S.Maria delle Grazie, sarebbe integrazione migliore di Afrodi[sia] (Inscr.Aq. 3389).

C.Z.