Non è facile parlare di violenza, spesso chi la vive pensa di essere il/la solo/a, se ne vergogna, quasi la colpa fosse sua.
Nel mondo, più di una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita; una donna su quattro mentre era incinta (Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, 2002). Risultati di ricerche recenti e affidabili ci dicono che tra il 15 e il 30% di donne riporta di aver subito violenza sessuale con contatto fisico durante l’infanzia o l’adolescenza (Romito, 2000).
Nel mondo, tra 133 e 275 milioni di bambini e bambine assistono a violenze in famiglia. Questa violenza viene esercitata prevalentemente dal padre verso la madre; solitamente quando in famiglia c’è violenza verso le donne, è molto probabile che ci sia violenza anche verso i bambini (ONU, 2006).
I dati sulla violenza psicologica sono difficili da cogliere: è la forma di violenza probabilmente più diffusa, può causare grande sofferenza, psicologica e fisica, ma poche ricerche l’hanno analizzata in maniera sistematica.
Una ricerca da noi condotta nel 2007, in Friuli Venezia Giulia, con 726 ragazzi e ragazze di 18 anni ci fornisce dati molto chiari sulle esperienze di violenza vissute dai giovani: il 19% dei ragazzi e il 25% delle ragazze riportano di aver subito violenza psicologica o fisica in famiglia.
Spesso ragazzi e ragazze non subiscono direttamente violenza, ma può accadere loro di vedere un genitore picchiare, insultare o minacciare l’altro genitore. Dai dati raccolti nella nostra ricerca, è emerso che il 26% delle ragazze e il 14% dei ragazzi hanno assistito a violenze in famiglia: 1 ragazza su 4, più di 1 ragazzo su 10.
Sia i maschi sia le femmine riportano che il principale autore delle violenze è il padre, o il compagno della madre, sia per quanto riguarda le violenze subite, sia per quelle assistite (violenza del padre verso la madre).
(Dati della ricerca: “Ragazzi e ragazze nel Friuli Venezia Giulia: rapporti di genere, esperienze e percezioni di violenza”, 2007, Romito, Paci, Beltramini)
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