Diploma di Scuola media superiore di ogni ordine e grado o titolo equipollente
ottenuto all’estero.
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI:
I Laureati del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità
(in
seguito S.T.I.) devono, all’interno della classe di Laurea in Scienze
della comunicazione, acquisire una specifica competenza metodologica interculturale,
ossia devono poter affrontare qualunque attività professionale,
sapendo confrontare culture diverse in una prospettiva di dialogo e di
scambio reciproco, superando sia l’ottica della monoculturalità
sia quella della multiculturalità, inadeguate entrambe alle necessità
della società contemporanea, italiana, europea, internazionale.
I laureati nel Corso di Laurea in S.T.I. devono:
1. possedere competenze di base e abilità specifiche nei settori
dei mezzi di comunicazione ed essere in grado di svolgere compiti professionali
nei diversi apparati delle industrie culturali (editoria, cinema, teatro,
radio, televisione, nuovi media) e nel settore dei consumi; inoltre devono
poter operare come consulenti per le classi scolastiche multietniche ,
devono poter lavorare come esperti di relazioni internazionali per il M.A.E.(Ministero
Affari Esteri) , ma anche per gli Enti locali e per le strutture private
impegnate nella cooperazione allo sviluppo e nell’accoglienza degli immigrati;
devono inoltre poter operare come consulenti delle imprese commerciali
e turistiche, collegate a Paesi extracomunitari.
2. possedere le competenze relative alle nuove tecnologie della comunicazione
e dell’informazione, nonché le abilità necessarie allo svolgimento
delle attività di comunicazione interculturale nelle aziende private,
nella pubblica amministrazione e nei beni culturali.
3. possedere specifiche conoscenze relative alle politiche operative
della comunicazione e dell’informazione, anche sotto il profilo istituzionale,
in relazione ai cambiamenti in una pluralità di settori sia interni,
sia internazionali, in un’ottica interculturale.
4. possedere le abilità necessarie per attività redazionali
e funzioni editoriali, anche nel settore dell’audio-visivo, con esplicito
riferimento al confronto tra culture, società, tradizioni diverse.
5. essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, due lingue
straniere (di cui almeno una dell’ Unione Europea) affiancate da un’ampia
conoscenza della storia, della cultura, della religione, dell’economia
e del diritto dei Paesi comunitari ed extracomunitari, nei quali vengono
parlate le lingue prescelte, nell’ambito specifico di competenza (in senso
sia teorico che professionale) e per lo scambio di informazioni generali,
al fine di stabilire contatti operativi in campo culturale, politico, economico
con esponenti delle varie comunità presenti in Italia, ma anche
con i rappresentanti dei Paesi d’origine. I laureati dovranno inoltre acquisire
le abilità e le conoscenze per l’uso efficace della lingua italiana
6. possedere le abilità di base necessarie alla produzione dei
testi per l’industria culturale, per i docenti della scuola dell’obbligo,
di programmi per la cooperazione allo sviluppo, di pubblicazioni informative
per gli immigrati , di testi-programmi per le imprese commerciali e turistiche
e di rapporti necessari alla programmazione delle relazioni internazionali.
I laureati della classe svolgeranno attività professionale nelle
organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, in qualità
di addetti stampa, comunicatori pubblici, esperti di gestioni di aziende
editoriali, esperti multimediali, esperti di istruzione a distanza, consulenti
per le scuole con presenze multietniche, esperti di cooperazione allo sviluppo,
esperti per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, consulenti
nelle imprese commerciali e turistiche ed esperti di relazioni internazionali.
Ai fini indicati i curricula del CdL in S.T.I. :
a) comprendono attività dedicate all’acquisizione delle conoscenze
fondamentali nei vari campi delle scienze della comunicazione e dell’informazione,
nonché nei campi delle discipline giuridiche, economiche, sociologiche,
antropologiche, storico-religiose, linguistiche, psicologiche, dell’arte
e dello spettacolo, storiche, geografiche, merceologiche, dei trasporti,
ecc.
b) comprendono attività di laboratorio e , in relazione ad obiettivi
specifici, l’obbligo di attività esterne quali tirocini formativi
presso aziende e laboratori, stages e soggiorni, anche presso altre università
italiane e straniere, nel quadro di accordi nazionali ed internazionali.
c) possono prevedere attività di tirocinio in enti turistici,
nelle imprese commerciali, nelle "o.n.g.", nelle strutture di formazione
al giornalismo, negli uffici del lavoro degli enti locali, negli assessorati,
provveditorati, organizzazioni scolastiche , tribunali, ecc.
Il tempo dedicato allo studio personale o ad altre attività formative
di tipo individuale è pari al 60% dell’impegno orario complessivo,
con possibilità di percentuali minori per singole attività
formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.
Lo schema generale del Corso è quello contenuto nella tabella sotto indicata, che va letta con le seguenti avvertenze:
NB: Se lo studente desidera sostenere esami di 6, tralasciando quelli con soli 3 crediti, può farlo liberamente, avendo l'avvertenza di mantenere nell'arco dei 3 anni il numero complessivo di crediti previsto dall'ambito disciplinare. Per gli esami di Lingua e di Letteratura, per i quali sono previsti in totale 12 crediti per due esami di 6 crediti ciascuno, l'eventuale incremento di crediti si potrà ottenere solo, aggiungendo ai 6 crediti previsti, 3 , tratti dalle attività formative "a scelta dello studente, oppure "per la conoscenza della lingua straniera", oppure "per ulteriori conoscenze linguistiche".