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Giuseppe O. Longo |
Ultimo aggiornamento 03 gennaio 2021 (in corso ...)
Curriculum vitae
di
Giuseppe O. Longo
Giuseppe O. Longo è nato a Forlì il 2 marzo 1941 e nel 1955 si trasferì a Trieste. Dal 2010 svolge la sua attività tra Trieste e Gorizia.
Ha ottenuto il diploma di maturità classica (1959), la laurea in Ingegneria elettronica (1964), la laurea in Matematica (1968) e la libera docenza in Cibernetica e Teoria dell'informazione (1969).
Dal 1975 ha ricoperto la cattedra di Teoria dell'informazione alla Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Trieste. Collocato in pensione il 31 dicembre 2009, è stato nominato professore emerito di Teoria dell'informazione.
Ha introdotto in Italia la teoria dell’informazione. Ha svolto ricerche sulla teoria delle reti, sulla teoria dei codici algebrici e sulla teoria dell'informazione (in particolare sulla codifica di sorgente). Ha pubblicato numerosi articoli specialistici su riviste italiane e internazionali, un manuale di Teoria dell'informazione (Boringhieri, Torino, 1980) e diversi volumi su argomenti avanzati.
Ha presentato relazioni scientifiche a numerosi congressi nazionali e internazionali, ha insegnato e fatto ricerca presso diverse università europee, americane e asiatiche. Fa parte del comitato di redazione di alcune riviste specialistiche italiane e straniere. Per molti anni è stato recensore per "Mathematical Reviews" e per "Zentralblatt für Mathematik". Presso il “Centre International des Sciences Mécaniques” (CISM) di Udine ha organizzato, dal 1969 al 1990, molti corsi e scuole estive, soprattutto sulla teoria dell'informazione e dei codici, curando la pubblicazione degli atti per conto della Springer-Verlag di Vienna e New York.
Ha ricoperto vari incarichi per conto
dell'Università di Trieste, recandosi in diversi Paesi esteri per stabilire
relazioni e contatti scientifici.
E’ socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e socio
corrispondente non residente dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. E’
socio dell’Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana e del Centro
Studi Martino Martini di Trento.
Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, in particolare di roboetica, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un'intensa attività di conferenziere. Su questi temi ha tenuto numerose relazioni, ha partecipato a convegni e congressi e ha pubblicato i saggi
- “Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura” (Laterza, 1998, 4a edizione 2003),
- “Homo Technologicus” (Meltemi, Roma, 2001, 2a edizione 2005),
- “Il simbionte: prove di umanità futura” (Meltemi, Roma, 2003),
- “Il senso e la narrazione (Springer Italia, 2008) e
- “Il gesuita che disegnò la Cina - La via e le opere di Martino Martini (Springer Italia, 2010).
Ha diretto il settore "Linguaggi scientifici e letterari" del Laboratorio interdisciplinare della International School for Advanced Studies (SISSA) di Trieste.
E' stato traduttore per le case editrici Boringhieri e Adelphi (15 libri dall'inglese e dal tedesco, tra cui opere di Gregory Bateson, Marvin Minsky, Douglas Hofstadter, Iräneus Eibl-Eibesfeld) e nel 1991 ha vinto il premio "Monselice" per la traduzione scientifica.
Ha collaborato, fra l'altro, ad alcune grandi opere dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Collabora al "Corriere della Sera", ad "Avvenire", a "Kos", alla "Rivista dei libri", a "Technology Review", a ”Letture”, a "Oikos", a “Prometeo”, alla Rai e alla Radio della Svizzera Italiana. Ha collaborato a "Pluriverso" e per oltre vent'anni a "Le Scienze".
All'attività scientifica affianca l'attività narrativa e drammaturgica, pubblicando su riviste letterarie tra cui "Il banco di lettura", "Linea d'ombra", "Nuovi argomenti", "Resine", "Il racconto", "Tratti" “Open City”. Nel 1998, nel 2000 e nel 2003 la RAI ha mandato in onda tre cicli di radiodrammi originali.
Nel maggio 1999 è andato in scena a Trieste il suo dramma teatrale "Il cervello nudo", nel 2001 e nel 2008 il dramma "Lo spinato dev'essere grande" e nel 2006 il monologo “Ma che Australia d’Egitto!”.
Nel maggio 2007 la Triennale di Milano ha messo in scena quattro suoi drammi di teatro scienza, dedicati a Lucrezio, Pascal, Babbage e Einstein, replicati anche a Trieste e Perugia.
Nel dicembre 2007 ha rappresentato a Trento il dramma "Il mandarino di Dio".
Nell'aprile 2008 ha rappresentato a Trieste il dramma "Un trapianto molto particolare".
Da molti anni tiene un corso di “Tecniche narrative e di scrittura” al Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste.
Ha pubblicato romanzi:
- "Di alcune orme sopra la neve" (Campanotto, Udine, 1990);
- "L'acrobata" (Einaudi, Torino, 1994);
- "La gerarchia di Ackermann" (Mobydick , Faenza, 1998);
raccolte di racconti
- "Il fuoco completo" (Studio Tesi, Pordenone, 1986, ripubblicato nel 2000 da Mobydick, Faenza), premio Selezione "Comisso" 1987;
- "Congetture sull'inferno" (Mobydick, Faenza, 1995), finalista al premio "Chianti" 1996, finalista al premio "Città di Bergamo" 1997
- "Lezioni di lingua tedesca" (Hefti, Milano, 1996)
- "I giorni del vento" (Mobydick, Faenza, 1997), finalista al premio "Mario Sansone-Città di Penne" 1997
- "Avvisi ai naviganti" (Mobydick, Faenza, 2001), finalista al premio "Feudo di Maida" 2001, vincitore del premio "Latisana" 2001, finalista al premio "Dessì" 2002, tradotto in Francia dall’editrice à la croisée.
- "Prove di città desolata" (Mobydick, Faenza, 2003)
- “Trieste: ritratto con figure” (Mobydick, Faenza, 2004)
- “La camera d’ascolto” (Mobydick, Faenza, 2006)
- “Squilli di fanfara lontana” (Mobydick, Faenza, 2010)
- “Il ministro della muraglia” (I Libratti, Trasciatti editore, Lucca, 2010)
- “Antidecalogo” (Jouvence, Milano, 2015)
- “I vizi capitali” (Collana Finzioni, Jouvence, Milano, 2018)
raccolte di drammi e opere teatrali
- “Il cervello nudo” (Nicolodi, Rovereto, 2004),
- “La scienza va a teatro” (EUT, 2017),
- “La stagione dei viaggi” (EUT, 2018).
L'elenco completo dei libri pubblicati è consultabile cliccando qui.
Il romanzo "L'acrobata" è stato tradotto in francese (Gallimard, collana l'Arpenteur) nel febbraio 1996. Ad esso è stato conferito il premio "Laure Bataillon" 1996 per il miglior romanzo tradotto.
Il romanzo "Di alcune orme sopra la neve" è stato oggetto di tre seminari all'Istituto di psicologia dell'Università di Padova tra il 1991 e il 1993.
Suoi racconti sono stati tradotti in tedesco, in francese, in portoghese-brasiliano, in inglese e in gaelico.
La traduzione francese del romanzo “La gerarchia di Ackermann” è comparsa nell’autunno del 2004 per l’editore “A la croisée”. Lo stesso editore ha pubblicato la versione francese di "Avvisi ai naviganti" nell'aprile 2005.
Il volume di racconti "I giorni del vento" sarà tradotto in russo.
Il racconto “Quarto: onora il padre e la madre” ha vinto nel 2006 la xxxix edizione del Premio Teramo per un racconto inedito.
Durante l'estate del 2001 ha trascorso cinque settimane nel castello di Civitella Ranieri (Umbertide) con una borsa di studio letteraria della "Civitella Ranieri Foundation" di New York. Nel luglio 2005 ha trascorso due settimane presso la residenza internazionale per artisti di Torcito (Lecce).
Tra il 1996 e il 1997 ha svolto attività attoriale,
interpretando i ruoli principali in commedie di Jonesco (La leçon) e
Pinter (Last to Go e Troubles in the Work)
A giugno 2012 il prof. Longo ha donato all'Archivio di via dell'Ospitale a Gorizia 130 buste contenenti manoscritti, lettere, recensioni, appunti di congressi e lezioni. Il materiale è stato catalogato dalle archiviste Antonietta Colombatti e Eliana Ceschia ed è consultabile. Fornisce uno spaccato del mondo scientifico-letterario italiano e internazionale dagli anni '60 a oggi. Particolarmente ricco è il carteggio con intellettuali di tutto il mondo, case editrici come Mondadori e Treccani, ma anche con il politologo Lorenzo Ornaghi (già Ministro alla cultura del Governo Monti) e scrittrici e scrittori quali Carla Mocavero e Claudio Magris.
Il 2 giugno 2019, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe O. Longo è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per le sue benemerenze scientifiche e culturali.
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Elenco pubblicazioni
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(1985
a) «Il sogno della macchina», in "Intelligenza Artificiale", Le
Scienze Quaderni, n. 25, 1985;
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(1987
a) «Intelligenza Artificiale forte: uno, nessuno o centomila», in
"Aspettando Robot - il futuro prossimo dell'IA", a cura di J.
Jacobelli, Laterza, Bari 1987;
·
(1987
b) «Informatics and the Limits of Modern Utopia», "Politica
Internazionale", VI, n. 1, 1987;
·
(1988
a) «La macchina analitica», in "Maschinenmenschen", H. A. Glaser and
W. Kaempfer eds., Peter Lang, Frankfurt am Mein, Germany, 1988;
·
(1988
b) «Intelligenza Artificiale forte: è utile discuterne?», "Nuova civiltà
delle macchine," Anno VI, n. 1-2, 1988;
·
(1988
c) «Il sistema esperto nell'organizzazione della città», in "Il futuro
della città", a cura di A. Gasparini, A. De Marco, R. Costa, Franco Angeli,
Milano, 1988;
·
(1988
d) «Sui fondamenti della teoria dell'informazione», Rendiconti dell'istituto di
Matematica dell'Università di Trieste, vol. XX, fasc.
suppl., 1988;
·
(1990
a) «Complessità e ipercomplessità, il punto di vista del cibernetico», in
"L'ipercomplessità tra socio-sistemica e cibernetiche" a cura di A.
Ardigò e G. Mazzoli, Franco Angeli, Milano, 199O;
·
(1990
b) «Il demiurgo cieco», in "Scienza ed etica: quali limiti?", a cura
di J. Jacobelli, Laterza, Bari, 1990;
·
(1990 c) «Information and Mind», in
"Conceptual Tools for Understanding Nature", G. Costa, G. Calucci,
and M. Giorgi eds., Proceedings of the 1st Int.nal Symposium, Trieste, 1990;
·
(1991
a) «Quella macchina è incosciente», La rivista dei libri, n. 6, settembre 1991;
·
(1991 b) «Information and the Mind-Body
Problem», in "Uncertainty in Knowledge Bases", a cura di B.
Bouchon-Meunier, R. R. Yager, L. A. Zadeh, Springer Verlag, 1991;
·
(1991 c) «A Pragmatic Way Out of the Maze of
Uncertainty Measures» (with A. Sgarro), in "Uncertainty in Knowledge
Bases", B. Bouchon-Meunier, R. R. Yager, L. A. Zadeh, Eds., Springer
Verlag, 1991;
·
(1991 d) «Adaptive Signal Processing», CISM
Courses and Lectures n. 324, Springer Verlag, Wien - New York, 1991 (with Lee
D. Davisson);
·
(1991
e) «Mente e informazione», Atti dell'"Incontro a Bolzano" 1990,
"Simmetrie, dinamica, strutture", 1991;
·
(1991
f) «Mente e informazione in Bateson», KOS, n. 75, dicembre 1991;
·
(1992
a) «Scienza, tecnologia e ambiente», in "Atti del corso di aggiornamento
'Operatore-Esperto della natura'", Predazzo, 9-14 settembre 1991, pp. 71 -
100, Predazzo, 1992;
·
(1992
b) «Il silenzio nell'era dell'informatica onnipresente», in "Il silenzio e
i suoi rumori", Atti del convegno Ambiente '92, Terme di Comano, 29-31
ottobre 1992, pagg. 126-13;
·
(1992
c) «Matematica e arte», La rivista dei libri, n. 11, novembre 1992;
·
(1993
a) «Libertà e sicurezza nell'era dell'informatica onnipresente», "Le
Scienze", n. 279, novembre 1991, ristampato in "La cultura del calcolatore",
a cura di A. R. Meo, Le Scienze quaderni, n. 75, dic. 1993;
·
(1993 b) «Remarks on Information and Mind»,
in "Bridging the Gap: Philosophy, Mathematics, and Physics", G.
Corsi, M.L. Dalla Chiara, G.C. Ghirardi, eds., Boston, Studies in the Philosophy
of Science, vol. 140, pp. 141-146, Kluwer Academic Publishers, 1993;
·
(1993
c) «Effetti sociali della facilitazione informatica», in "Le nuove
tecnologie per la promozione umana", a cura di Achille Ardigò e Graziella
Mazzoli, Franco Angeli, Milano, 1993;
·
(1993
d) «La grande sfida della complessità», KOS, n. 93, giugno 1993;
·
(1993
e) «Linguaggio matematico e linguaggio artistico», Atti dell'"Incontro a
Bolzano 1992", "La semantica delle parole e delle cose", 1993;
·
(1993
f) «L'ambiguità tra scienza e filosofia», Nuova Civiltà delle Macchine, anno
IX, n. 3/4, 1993;
·
(1993
g) «I limiti della scienza», "La scuola si aggiorna", n. 26,
Educazione ambientale, Edizioni Nuova ERI, 1993;
·
(1994
a) «Ordine nel caos», La rivista dei libri, n. 2, febbraio 1994. Translated
as "Von der Komplexität zur Geschichte", in "Evolution -
Entwicklung und Organisation in der Natur", V. Braitenberg, I. Hosp Hg.,
Rowohlt, 1994;
·
(1994
b) «Il sé tra ambiguità e narrazione», Atque, n. 9, mag-ott 1994. Ristampato
nel Quaderno n. 2 del CIRM, Università di Roma "La Sapienza", ottobre
1997;
·
(1994
c) «L'intelligenza artificiale a una svolta?», Sistemi & Impresa, XL, n. 5,
giugno 1994;
·
(1994
d) «Sui significati e sull'utilità della previsione», Tavola rotonda,
Futuribili, 1, 1994;
·
(1994
e) «La simulazione tra uomo e macchina», in "La simulazione", a cura
di Enzo Kermol, Proxima Scientific Press, Trieste, 1994. Translated
as «Die Simulation bei Mensch und Maschine», in "Simulation - Computer
zwischen Experiment und Theorie", V. Braitenberg, I. Hosp Hg., Rowohlt,
Germany, 1995;
·
(1994
f) «Per un'epistemologia "batesoniana"», in "Attraverso Bateson
- ecologia della mente e relazioni sociali," a cura di Sergio Manghi,
Anabasi, Milano, 1994. Reprinted in "Attraverso Bateson - ecologia della
mente e relazioni sociali," a cura di Sergio Manghi, Cortina, Milano,
1998;
·
·
(1994
g) «Dal Golem a Gödel e ritorno», Nuova Civiltà delle Macchine, XII, n. 4 (48),
1994. Reprinted in "Macchine e automi", Tessere, Sissa, a cura di S.
Valusso e S. Cerrato, CUEN 1995;
·
·
(1995
a) «Effetti di complessità», Sistemi & Impresa, XLI, 3, aprile 1995;
·
·
(1995
b) «La responsabilità della scienza di fronte al problema ambientale», Manuale
ENEA-CFSA, Roma, Giugno 1995;
·
·
(1995
c) Voci: "Teoria dell'informazione", "L'informazione e i sistemi
viventi", "La teoria degli automi", "Informatica" per
il Dizionario di Scienze Fisiche dell'Istituto Treccani per l'Enciclopedia
italiana, Roma, 1995;
·
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(1995
d) Voce: "Teoria dell'informazione" per l'Enciclopedia delle Scienze
Sociali dell'Istituto Treccani per l'Enciclopedia Italiana, Roma 1995;
·
·
(1996
a) «Reti e cultura», Pluriverso, n. 2, marzo 1996;
·
·
(1996 b) «Homo Technologicus. Tecnologia ed evoluzione», Ph.D,
Università di Roma "La Sapienza", aprile 1996;
·
·
(1996
c) «La tecnologia da Prometeo al monoteismo: il caso dell'informazione»,
"Oltre l'Illuminismo", a cura di E. Tiezzi e N. Marchettini, Cuen,
Napoli, 1996. Translated as "Technologie und Erkenntnis. Eine
problematische Interaktion" in "Die Natur ist unsere Modell von
ihr", V. Braitenberg e Inga Hosp, Eds., Rowohlt, Germany, 1996;
·
·
(1996
d) «L'enigma del corpo», Pluriverso, n. 4, set 1996;
·
·
(1996
e) «Introduzione alla teoria dell'informazione», in "Teoria
dell'informazione", Tessere, Sissa, Cuen, Napoli, 1966;
·
·
(1996
f) «Homo Technologicus: Tecnologia ed evoluzione», Nuova Civiltà delle
Macchine, XIV, n. 1-2 (53-54), 1996. Reprinted in Atti del Convegno SMI '96,
Ravello, Villa Ruffolo, 13-15 nov 96 (Sistemi multimediali intelligenti), a
cura di Antonio Gisolfi;
·
·
(1997
a) «Città, informazione, struttura», in "Il futuro della città. Idee a
confronto", Tessere 30, Cuen, Napoli, 1997;
·
·
(1997
b) «Il punto di vista dell'intelligenza artificiale», in Atti del seminario di
studi su "La mente del bambino", a cura di S. Neri e G. Velardo,
Sorrento, 1-5 dic 1995, pagg. 73-91, Ministero della Pubblica Istruzione e
Direzione Didattica di Meta di Sorrento, 1997;
·
·
(1997 c) «I sing the body intelligent», in
"Artificial and Natural Perception", C. Di Natale, A. D'Amico, F.
Davide, eds., World Scientific, Singapore, New Jersey, London, Hong Kong, pagg.
34-41, 1997;
·
·
(1998
a) «Ecologia e flessibilità», Oikos, II serie, n.3, pagg. 17-28, 1998;
·
·
(1998
b) «Il nuovo Golem - Come il computer cambia la nostra cultura», Laterza,
Bari-Roma, Italy, 1998;
·
·
(1998
c) «Tautologia e informazione in matematica», in "Matematica e
Cultura", Atti del Convegno di Venezia, 1997, a cura di Michele Emmer, suppl.
a Lettera Matematica Pristem 27-28, Springer Verlag, Milano, 1998, pagg.
12-21;
·
(1998
d) «Scuola e flessibilità», L'educatore, anno XLVI, n. 4, 1° ottobre 1998,
Fabbri, Milano;
·
(1998
e) «Può il computer tradurre un romanzo?», Pluriverso, anno III, n. 4, dic
1998, pagg. 85-93;
·
·
(1998
f) «Perché l'informazione?», Problemi, n. 111, mag-ago 1998, pagg.
·
132-141,
ripubblicato in Quaderni dell'Accademia Europea, Bolzano, a cura
di Inga Hosp, n. 14,
1999;
·
(1999
a) «La creatura planetaria», in "Le strategie della comunicazione", a
·
cura di Enzo Kermol,
Cleup, Padova, mar 1999;
·
(1999
b) «Faccia e interfaccia», Aut aut, n. 289-290, gennaio-aprile 1999,
·
pagg. 27-35;
·
(1999
c) «Parole, parole, parole», Technology Review, XII, n. 2,
·
marzo-aprile 1999,
pag. 53-55;
·
(1999
d) «Nel mare dell'iperletteratura si sente solo un anonimo brusio»,
·
Telèma, V, n. 17/18,
estate-autunno 1999, pagg. 49-52;
·
(1999
e) «Che cosa ci dice l'informazione?», in "Informazione &
·
multimedia", a
cura di Bruno Sanguanini, Franco Angeli, Milano, 1999, pagg.
205-217;
·
(1999
f) «Per Bacon Bacone!», Lettera Matematica Pristem, n. 32, giu 1999,
·
pagg. 17-20;
·
(1999
g) «Informatica, cultura e apprendimento», Iter, n. 6, set-dic 1999,
·
pagg. 4-9;
·
(2000
a) «La cultura delle reti», in "Tracce nella rete", a cura di
·
G.Boccia Artieri e
G. Mazzoli, Franco Angeli, Milano, 2000, pagg. 23-35;
·
(2000
b) «Mente e tecnologia», Pluriverso, anno IV n. 4 e V n. 1, ott.
·
1999-marzo 2000,
pagg. 135-146;
·
(2000
c) «Per un'impostazione creaturale del problema mente-corpo»,
·
Ecologia della
mente, 2/99, lug-dic 1999, pagg. 134-138;
·
(2000
d) «Mente e informazione», in "Aree di contagio", a cura di Pino
·
Donghi, Laterza,
Roma-Bari, 2000, pagg. 91-115;
·
(2000
e) «L'uomo può adattarsi (quasi) a tutto», Telèma, VI, n. 20,
·
primavera 2000,
pagg. 65-66;
·
(2000
f) «Intelligenza della mente e intelligenza del corpo», Studium, anno
·
96, mag/ago 2000, n.
3/4, "Corporeità e pensiero", pagg. 509-531;
·
(2000
g) «Che cosa narrano le scienze», Nuova Civiltà delle Macchine,
·
XVIII, n.1, 2000,
pagg. 67-76;
·
(2000
h) «Tecnologie dell'informazione, società e democrazia», in «La
·
complessità da
gestire», Collana di studi, saggi e documenti, n. 46,
Istituto Regionale
di Studi Europei del Friuli-Venezia Giulia, Edizioni
Concordia Sette,
Pordenone, 2000, pagg. 81-97;
·
(2000
i) «Informatica e cultura», AEI, 87, dicembre 2000, pagg. 43-46;
·
·
(2000
l) «Un muraglione lontano: scienza e fantascienza», Quaderni della
·
Science plus
Fiction, a cura di M. Spanu, Trieste, nov. 2000, pagg. 28-32;
·
(2000
m) «L'uomo potrà mai imitare il computer?», Le nuove Tessere, n. 69,
·
"I volti della
mente," a cura di S. Gozzano, Cuen-Sissa, Napoli, 2000,
pagg. 119-153;
·
(2000
n) «Ordine disordine», atti del convegno "Tassonomie tecnologiche.
·
Cataloghi
dell'artificiale" (Torino, 14-15 novembre 1996), a cura di V.
Marchis, Issu-Otto,
Torino, 2000, pagg. 13-31;
·
(2000
o) «Informatica e cultura», Atti dell'Istituto Veneto di Scienze,
·
Lettere ed Arti,
Tomo CLVIII (1999-2000), Classe di scienze fisiche,
matematiche e
naturali,
Nota presentata
nell'adunanza ordinaria del 18 dicembre 1999, pagg. 295-324;
·
(2000
p) «L'irragionevole efficacia della matematica e l'efficace
·
irragionevolezza del
computer», Nuova civiltà delle macchine, XVIII, n. 3,
2000, pagg. 50-69;
·
(2000 q) «Information Technology: Promise or
Threat?» International J. of
·
Medicine, Biology and the Environment, vol. 28, n. 2,
July-December 2000,
pp. 155-159;
·
(2001
a) «Homo technologicus», pagg. 214, lire 30.000, Meltemi, Roma;
·
·
(2001
b) «Nasce l'homo technologicus, facciamo che sia anche umano»,
·
Telèma, VII, n. 24,
primavera 2001, pagg. 11-13;
· (2001 c) «Tecnologia e creatività», Oikos, 11, 2001, pagg. 25-39;
·
·
(2001
d) «Epistemologia della differenza», in "Territorio Bateson", a cura
·
di Anna Cotugno e
Giovanni Di Cesare, Meltemi, Roma, 2001, pagg. 25-39;
·
(2001
e) «Pensiero laterale per il Furor Mathematicus», Oggi e domani,
·
XXIX, n. 34,
marzo-aprile 2001, pag. 10;
·
(2001
f) «Se l'essenza dell'uomo è digitale il corpo diventa superfluo,
·
scompare», Telèma,
VII, n. 25, estate 2001, pagg. 102-106;
·
(2001
g) «Un rapporto problematico», in "Politica e Internet", a cura di
·
Jader Jacobelli,
Rubbettino, Soveria Mannelli, 2001, pagg. 68-73;
·
(2001
h) «Il corpo, il limite, il senso», Credere Oggi, 4/2001, pagg. 7-16;
·
(2001
i) «Una nota sull'epistemologia di Francisco J. Varela»,
·
Riabilitazione
cognitiva, II, n. 3, dicembre 2001, pagg. 277-280;
·
(2001
l) «L'uomo tecnologico», Technology Review, XIV, n. 3, set-ott 2001,
·
pagg. 32-33;
·
(2001
m) «Informatica e cultura: verso il simbionte homo technologicus?»,
·
in "Formazione
in età di Learning Society", a cura di A. Pavan e F. Russo,
Edizioni
Scientifiche Italiane, Napoli, 2001, pagg. 83-99;
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(2001
n) «Tecnoscienza e globalizzazione», Nuova Civiltà delle Macchine,
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XIX, n. 2, 2001,
pagg. 71-81;
·
(2002
a) «Epistemologia e differenza in Bateson», Lo Straniero, VI, n. 20,
·
febbraio 2002, pagg.
144-154;
·
(2002
b) «Internet: pubblico o privato?», Aut aut, 307-308, gen-apr 2002,
·
pagg. 37-40;
·
(2002
c) «Informazione e società», Ricerca, 3. 2002,
pagg. 22-24;
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(2002 d) «Natural-Artificial: Continuity or
Discontinuity?», Yearbook of
·
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Cultural Issues, M.
Negrotti, Ed., Peter
Lang, Bern, 2002, pagg. 101-106;
·
(2002
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·
Il corpo umano tra
tecnologie, comunicazione e moda", a cura di L.
Fortunati, J. Katz e
R. Riccini, Franco Angeli, Milano, 2002, pagg. 35-43;
·
(2002
f) «Sinestesie», Inchiesta, XXXII, n. 135, gennaio-marzo 2002, pagg.
·
110-112;
·
(2002
g) «L'eterno presente del computer», Iter, V, n. 14, gen-mar 2002,
·
pagg. 20-23.
·
(2003
a) “Il disorientamento nella cultura. In viaggio verso le Pleiadi”, Next, IV,
n. 16, 2003, pagg. 149-160.
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(2003
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Umberta Telfener e Luca Casadio, Bollati Boringhieri, Torino, 2003; pagg.
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·
(2003
c) “Il corpo in codice: verso il postumano?”, Prometeo, 21, n. 81, marzo 2003,
pagg. 72-77.
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(2003
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Associates, Mahwah/London, 2003, pagg. 23- 29.
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(2003
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(2003
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(2003
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(2003
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(2003
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Bollati Boringhieri, Torino, 2003, pagg. 9-16.
·
(2003
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(2003
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·
(2003
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Bonis, Accademia dei Lincei, Roma, 5-7 nov 2002, Roma, 2003, Accademia
Nazionale dei Lincei in collab. con il CNR, pagg. 547-555.
·
2004
·
(2004 a) “Corpo narrazione
estetica”, in “Arte tra azione e contemplazione”, a cura di Silvana Vassallo e
Andreina Di Brino, Edizioni ETS, Pisa, 2004, pagg. 191-201.
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(2004
b) “L’imperialismo del codice”, in “Dentro la Matrice”, a cura di Massimiliano
Cappuccio, Albo Versorio, Milano, 2004, pagg. 153-172.
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(2004
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a cura di Cosimo Quarta, atti del Convegno internazionale, Lecce, 3-5 dicembre
2001, Dedalo, Bari, 2004, pagg. 39-54.
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(2004
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(2004
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(2004
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(2004
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della comunicazione in classe: l’insegnamento scientifico”, Udine, aprile 2001,
Collana piccola scientifica Malignani, n. 7, Udine, 2004, pagg. 37-48.
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Milano, Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere, 25 maggio 2001,
Istituto Lombardo di Scienze e lettere, 2004, pagg. 9-29.
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(2004
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(2004
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lezione di Pithecusae”, a cura di D. Gouthier e M. Scanu, Dialoghi della Sissa,
n. 1, Zadigroma, Roma, 2004, pagg. 59-67.
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(2004
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(2004
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al di là dello specchio, a cura di Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia,
Scheiwiller, Milano, 2004, pagg 267-282
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(2004
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vol. 5, Scienza e tecnologia: al di là dello specchio, a cura di Umberto
Colombo e Giuseppe Lanzavecchia, Scheiwiller, Milano, 2004, pagg. 361-372
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(2004
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(2004
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pagg. 159-166
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(2004
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(2004
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(2004
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(2004
u) “Evoluzione del linguaggio: verso una multimedialità per la cultura?” Atti
dell’incontro di studio “Componenti scientifiche dell’armonia e del bello”,
Milano, 25 maggio 2001, Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, Milano, 2004,
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(2004 v) “From Information to Theory”, IPMU
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Systems, Perugia, July 4-9, 2004, pp. 1951-1956.
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2005
·
(2005
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culture”, a cura di A. Lanni, i libri di Reset, Marsilio, Venezia, 2005, pagg.
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(2005
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(2005
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19,50.
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(2005
d) “Uomo e tecnologia. Una simbiosi problematica”, Mondo Digitale, IV, 2,
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(2005
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(2005
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società”, a cura di Giunio Luzzatto e Luca Guzzetti, Carocci, Roma, 2005, pagg.
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(2005
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(2005
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pronostico e profezia”, Atti del convegno 19-21 ottobre 2000, a cura di A.
Lepschy e M. Pastore Stocchi, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti,
Venezia, 2005, pagg. 37-59.
·
(2005
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Convegno HTML, Genova,4-5 novembre 2004, Edup, Roma, 2005, pagg. 37-47.
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(2005
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percorsi estetici, scientifici e filosofici, a cura di Roberto Barbanti e
Luciano Boi, Atti del convegno “Quale bellezza nella filosofia, nell’arte e
nella scienza?”, San Leo, 28-30 aprile 2001, Raffaelli Editore, Rimini, pagg.
277-290.
·
(2005
n) “L’idolatria della parola”, Nuova Civiltà delle macchine, XXIII, n. 2, 2005,
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·
2006
·
(2006 a) “Narrative as a source of the
artificial”, Yearbook of the Artificial, Vol. 4, pagg. 85-94, 2006.
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(2006
b) "Prove di umanità futura", in "Persone e Stati", a cura
di Agata C. Amato Mangiameli, Giuffrè editore, Milano, 2006, pagg. 87- 112.
·
(2006
c) “Osservazioni sulla traduzione automatica”, Prometeo, 24, n. 93, marzo 2006,
pagg. 68-75.
·
(2006
d) "Il corpo in codice: verso il postumano?", Tempo Fermo, n. 5,
marzo 2006, pagg. 71-76.
·
(2006
e) “L’io e il mondo”, KOS, n. 247, aprile 2006, pagg. 40-47.
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(2006
f) “Al tempo dei robot”, KOS, n. 249, giugno 2006, pagg. 36-41.
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(2006
g) “Scenari con simbionte”, Il giornale della filosofia, n. 14, V, 2,
maggio-settembre 2005, pagg. 19-23.
·
(2006
h) “Il bambino potrà mai imitare il computer?”, in “Bambini e computer”, a cura
di S. Mantovani e P. Ferri, Etas RCS Libri, 2006, pagg. 26-36. Atti del
convegno internazionale “bambini e computer” organizzato dalla Fondazione IBM
Italia, Milano, 4 marzo 2005.
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(2006
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(2006
l) “Il poliedrico mondo dell’informazione”, Mondo Digitale, V, 2, giugno 2006,
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(2006
m) “Dal golem al robot”, Prometeo, 24, n. 95, settembre 2006, pagg. 14-21.
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(2006
n) “Cosmogonia della Sfera”, in “Esprit Sphérique”, a cura di Marisa
Bertoldini, Charta, Milano, 2006, pagg. 321-332.
·
(2006
o) “La comunicazione come spettacolo”, in “Arte o spettacolo?” a cura di Danila
Bertasio, Franco Angeli, Milano, 2006, pagg. 122-132.
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(2006
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M. Pireddu e A. Tursi, Guerini e Associati, Milano, 2006, pagg. 81-88.
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(2006
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(2006
r) “Scrutare nel futuro”, Prometeo, 24, n. 96, dicembre 2006, pagg. 30-43.
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(2006
s) “Frantumazione del sapere e tecnologie informatiche”, in “Legge di natura e
interculturalità” a cura di Ignazio Sanna, Edizioni Studium, Roma, 2006, pagg.
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·
2007
·
(2007
a) “La società del rischio”, KOS, n. 256/257, gennaio-febbraio 2007, pagg.
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(2007
b) “L’etica al tempo dei robot”, Mondo Digitale, VI, 1, marzo 2007, n. 21,
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·
(2007
c) “Realtà e interpretazione”, in “La cultura politecnica 2”, a cura di Marisa
Bertoldini, Bruno Mondadori, Milano, 2007, pagg. 3-13.
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(2007
d) “Il simbionte uomo-macchina e le prospettive della tecnoscienza”, in
“MultiVersum”, a cura di S. Costantino e C. Rinaldi, n. 0, Palermo, aprile
2007, pagg. 112-122
·
(2007
e) “Sorella acqua: l’oro azzurro”, Prometeo, 25, n. 98, giugno 2007, pagg.
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·
(2007
f) “Riduzionismo informazionale e postumano”, Kainos, n. 2, Edizioni Punto
Rosso, 2007, pagg. 43-55.
·
(2007
g) “Giuseppe Colombo”, in “Padova, città crocevia dei saperi”, a cura di Oddone
Longo, Comune di Padova, 2007, pagg. 155-159.
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(2007
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·
(2007
i) “La scoperta dell’informazione”, in “Verso un’archeologia dell’intelligenza
artifciale, a cura di F. Bianchini, S. Franchi e M. Matteuzzi, Discipline
Filosofiche, XVII, I, 2007, pagg. 241-254.
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(2007
l) Avete visto un gatto, per caso?, in L'enigma del caso, a cura di G.
Lanzavecchia e M. Negrotti, Edizioni Goliardiche, Trieste, pagg. 293-315.
·
2008
·
(2008
a) “L'energia del mito e il mito dell'energia”, Oxygen, 03-04 2008, pagg.
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·
(2008
b) “L'etica al tempo dei robot”, Nuova Civiltà delle Macchine, XXVI, 1, 2008,
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(2008
c) “Ada Byron e la Macchina Analitica”, (con Corrado Bonfanti), Mondo Digitale,
VII, 2, giugno 2008, n. 26, pagg. 35-45.
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(2008
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(2008
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·
(2008
f) “Scienziati di Pisa”, Locus, Felici Editore, Pisa, n. 8, marzo 2008, pagg.
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·
(2008
g) “Dalle leggi di Asimov alla roboetica”, Prometeo, 26, n. 101, marzo 2008,
pagg. 52-61.
·
(2008
h) “Homo technologicus e i suoi sentimenti”, Voci della scuola, VII vol., 2008,
a cura di G. Cerini e M. Spinosi, pagg. 17-30.
·
(2008
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Luciano De Giusti, Marsilio, Venezia, 2008, pagg. 256-270.
·
(2008
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cura di G. Quagliariello, Cantagalli, Siena, 2008, pagg. 117-128.
·
(2008
m) “Il computer tra complessità e narrazione”, Mondo Digitale,VII, 3, settembre
2008, n. 27, pagg. 3-10.
·
(2008
n) “La creatura planetaria”, Prometeo, 26, n. 104, dicembre 2008, pagg. 78-85.
2009
·
(2009
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bellezza”, Prometeo, 27, n. 105, marzo 2009, pagg. 86-93.
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(2009 b) “Il test di
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(2009 e) “Martino Martini,
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(2009 l) “Nascere digitali:
verso un mutamento antropologico?”, Mondo Digitale, VIII, 4, dicembre 2009, n.
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(2009 m) “Mappe
antiche o digitali: siamo tutti avatar?”, Vita e Pensiero, XCII, n. 6, dic
2009, pagg. 108-112.
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(2009 n) “I
linguaggi formali e la descrizione del mondo”, Prometeo, 27, n. 108, dic 2009,
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2010
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(2010 a) "Il
gesuita che disegnò la Cina, vita e opere di Martino Martini”, I Blu, Springer
Verlag Italia, Milano, 2010, pagg. XII-152, € 18,00.
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(2010 b) “La sfida
della complessità: dalla scienza alla tecnologia”, in 'Sviluppo delle
competenze per una scuola di qualità', a cura di Mariella Spinosi, Tecnodid,
2010, pagg. 21-34.
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(2010 c) “Il corpo e
la soglia”, in 'Filosofie di Avatar. Immaginari, soggettività, politiche', a
cura di A. Caronia e A. Tursi, Mimesis, Milano, 2010, pagg. 97-107.
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(2010 d) “Dalla
fabbrilità al logos tecnologico”, in ‘Antropogenesi. Ricerche sull'origine e lo
sviluppo del fenomeno umano’, a cura di A. Pavan e E. Magno. Il Mulino, Bologna
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narrazione al tempo di Internet”, Prometeo, 28, n. 110, giu 2010, pagg. 38-45.
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(2010 f) “Scuola
tecnologia società”, Atti del X corso dei Simposi Rosminiani, Stresa, 26-29
agosto 2009, Edizioni Rosminiane, Stresa, 2010, pagg. 229-242.
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(2010 g)
“Ibridazione uomo-macchina: verso un'etica della complessità”, in “Un'etica per
manager”, a cura di B. Bonsignore e F. Varanini, Guerini e Associati, Milano,
2010, pagg. 129-162.
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(2010 h) “Ritorno
alla multimedialità”, Nuova Civiltà delle Macchine, 1, gen-mari 2010, pagg.
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(2010 i) “Uomini
destinati a farsi Creatura Planetaria”?, Vita e Pensiero, anno XCIII, 5,
set-ott 2010, pagg. 109-113.
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(2010 l)
“Riduzionismo informazionale e postumano”, Atti dell’Accademia Roveretana degli
Agiati, CCLX, serie VIII, vol. X. B, Classe di Scienze matematiche, fisiche e
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(2010 m) “Il Narciso
tecnologico”, Atti dell’Accademia Roveretana degli Agiati, CCLX, serie VIII,
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2011
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(2011 a) “Il
narcisismo del simbionte”, Atti del Seminario nazionale “La filosofia e i
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2011, pagg. 20-27.
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(2011 b) “Intelligenza
umana e intelligenza artificiale” http://www.treccani.it/scuola/in_aula/biologia_e_chimica/biologia_computer/longo.html
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(2011 c) “Il test di
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(2011 d)
“Tecnologia, reti sociali e intelligenza collettiva”, Lezioni magistrali, pagg.
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(2011 e) “Sarà
l’uomo a provocare la sesta estinzione di massa?”, Vita e Pensiero, XCIV, n. 2,
marzo aprile 2011, pagg. 112-116.
2012 2013 2014 2015 Urbino
29 giugno 2009 (in inglese) COLLEGAMENTI
UTILI La stampa Alice (sito librario) MeDea Pubblicazioni in altre
lingue Progresso
e responsabilità: il passaggio dalla scienza alla tecnologia Fondazione Bassetti
L'autore,
che è tra i primi cultori in Italia di teoria dell'informazione, delinea in
questo volume un panorama particolareggiato di questa affascinante disciplina.
Dopo aver introdotto il concetto d'informazione e i problemi connessi con la
sua rappresentazione e trasmissione, vengono affrontati e discussi gli aspetti
particolari della teoria:dalla codifica di sorgente alla teoria della
distorsione, dai canali di trasmissione alle sorgenti di Markov, alla codifica
universale. Nelle numerose appendici sono raccolti argomenti collaterali e
strumenti matematici impiegati frequentemente nel corso dell'esposizione.
Esauriente e aggiornato (parecchi risultati sono originali e molto del
materiale appare per la prima volta in un volume), il libro si rivolge agli
studenti dei corsi di laurea in ingegneria elettronica, in matematica e in
scienze dell'informazione. Il docente potrà ricavarne il materiale per un corso
universitario con molte possibilità di scelta. Il libro inoltre può essere
utile per coloro che intendono approfondire lo studio di questo argomento e
spingersi, almeno in certi settori, fino alle soglie della ricerca. Una
preparazione di base di analisi matematica e qualche nozione di calcolo delle
probabilità facilitano la lettura del volume, che peraltro è autosufficiente.
Che cosa
spinge il giovane fisico Enrico Hecker ad abbandonare il tranquillo sentiero
degli studi scientifici per imbarcarsi in un'altra impresa, ben più urgente e
misteriosa? A poco a poco il malioso Centro di ricerca, che freme e palpita e
si avvolge in sè come un immenso essere vivente, lo seduce e lo abbaglia,
inducendolo a ridisegnare la mappa, inesatta, che gli è stata consegnata al suo
arrivo e che lo ha fatto più volte smarrire. ``Rifare la carta è necessario'',
spiega il vecchio tipografo Alvise ad un Enrico sfiduciato e confuso, ``ma non
bisogna sperare di riuscirci''.
Esiste veramente l'Enigma, la macchina per decodificare ogni linguaggio
cifrato? è stata mai utilizzata dai tedeschi durante la guerra? Dove si trova
oggi? E, soprattutto, è in grado di cambiare la vita d'un uomo? è
uno di quei rari libri per i quali non ci pare azzardato l'uso degli aggettivi
``fantastico'' e ``straordinario''.
Questo libro propone tre
nuovi racconti: "Lezioni di lingua tedesca", "Da un
paese lontano" e "Rumpelzimmer". Nella scrittura di Longo, a
volte densa e umorale, a volte rarefatta e cristallina, la dimensione del reale
sfuma e si confonde con quella onirica. Non c'è spaziop (in questa nuova,
convincente prova di uno dei migliori narratori italiani contemporanei) per il
compiacimento formale o per sovrabbondanze retoriche - mentre emerge nitida la
capacità di ricreare rispondenze e rapporti fra il reale e il fantastico, la
superficie e l'abisso, l'anima e il corpo. Come l'informatica cambia non
solo il mondo delle cose, ma anche il nostro modo di pensare. Una sintesi stimolante
della rivoluzione informatica, con i suoi vantaggi e i suoi rischi, la
sua storia e l'impatto sulla società e sullo sviluppo delle altre scienze. Fra
le stregate geometrie di Longo scorre un fiume tumultuoso di ricordi
concentrici che sgorgano dai sedimenti limacciosi del tempo: un enigmatico
plico giunto dall'Ungheria fa riaffiorare alla memoria di Guido Marenzi una
storia d'amore e di pazzia che ha vissuto a Budapest vent'anni prima e dalla
quale è uscito spezzato. Il volume è la riedizione,
completamente rivisitata dall'autore, del suo testo d'esordio che, quando venne
pubblicato nel 1987, meritò il Premio Selezione Comisso, rivelando un narratore
di talento capace di inserire nei racconti tensione, inquietudine e una rara
capacità di introspezione e di "scavo" psicologico nei suoi personaggi.
Un talento confermato dalle opere successive che comunque rappresentano
l'evoluzione dei temi affrontati in questo libro. L'Homo technologicus è un
ibrido di uomo e macchina, figlio dell'attuale crisi della scienza e di un
mondo trasformato dalla tecnica. Nelle riflessioni di questo libro inusuale
(nel quale a fianco dell'argomentazione saggistica emergono forme particolari
di narrazione) vengono analizzati prodotti e caratteristiche dell'impresa
tecnologica, con l'intento di inserire la tecnologia nella più ampia
prospettiva della cultura umana e dell'epistemologia. L'autore prende in esame
le figure di automi dall'antichità fino ai moderni robot che dovrebbero
prendere il posto dell'uomo, le nuove forme di intelligenza artificiale e gli
sviluppi recenti della tecnologia, con un capitolo finale dedicato a Internet. Il volume raccoglie alcuni
racconti di Giuseppe O. Longo. Racconti che fotografano il nostro "male di
vivere", la nostra inadeguatezza di fronte al mistero e agli abissi
insondabili dell'anima. I personaggi di Longo sono vittime di malattie
insolite, di passioni tardive o di eventi imprevedibili che improvvisamente
rovesciano gli orizzonti consueti nel loro contrario. Tutti si portano dentro
una ferita non sanata, una nostalgia, un rimpianto. L'amore li sfiora con dita
leggiadre o urticanti, la pena di vivere senza capire li opprime: allora il
crollo, la ribellione, un delitto, una mutilazione.
(...) Con una tecnica
narrativa di forte intensità visionaria, che lo conferma tra i grandi
protagonisti del racconto italiano, Longo conduce il lettore attraverso
labirinti di desolazione fin sull'orlo di abissi crudeli, sui quali tuttavia si
stende ogni tanto l'ala misericorde di una mitigata speranza (...)
Da sempre la nostra specie si
ibrida con gli strumenti che costruisce: in realtà homo sapiens è sempre stato
homo technologicus, un ibrido di uomo e tecnologia in perpetua trasformazione.
Ma nel mondo che ci stiamo costruendo, il vecchio homo sapiens, o meglio i
primi simbionti, a bassa intensità tecnologica, non sono più a loro agio e
vengono via via sostituiti da altre creature, a tecnologia sempre più intensa,
che tendono ad adattarsi alla corrispondente successione di ambienti sempre più
artificiali. Giuseppe Longo ci narra l'avventura di questo simbionte che,
avviato a un futuro post-umano, forse superumano, è tuttavia lacerato dal
disadattamento tra la componente biologica e quella tecnologica e si volge al
passato con nostalgia.
Quattro drammi che offrono un
saggio significativo della produzione teatrale e radiofonica di Giuseppe O.
Longo. Dall'onirica fantasia notturna de Il cervello nudo, percorsa da
una struggente nostalgia mediterranea e venata di slanci esistenziali e di
sofferenze fantascientifiche, si passa alla devastazione allucinata e crudele
de Il casellante, all'orrore ancestrale de Sulla rotta di Città del
Capo per approdare al delirante, nostalgico e comico monologo di Era una
roccia, il colonnello, dove una vedova di volta in volta afflitta, tenera e
prepotente racconta, o inventa, un'improbabile storia di malattie e una
girandola di comiche vicende.
Scrive Fulvio Senardi, che in
questo "libro Longo mette in risonanza una città, Trieste, e l'umanità che
ne popola gli ambienti (...)" e poi si domamda "è proprio questo
Trieste, o essa vien fatta vibrare dei fertili miraggi di una fantasia incline
ad angosciosi stupori?". La risposta è la seguente: "Poco importa: un
altro tassello va comunque ad aggiungersi al suo mito, consacrandola, nel segno
di una provocatoria alterità a icona di una collettiva condizione
esistenziale".
è questo un vero e proprio
romanzo in dieci quadri, ciascuno col suo stile, con la sua musica, col suo
colore: un esitare sul limite del sogno, un cauto avanzare, un prudente
richiudersi, segni tutti di un'irrimediabile inettitudine alla vita, di una
debolezza patologica, di un'incertezza ora impassibile ora tribolata.
Gli umani sono creature della
narrazione: infinitamente narrano e si narrano, intrecciano dialoghi, accendono
storie per illuminare le buie caverne del cuore e del mondo, recuperano e trasmutano
ricordi...
Martino Martini, trentino,
gesuita, protagonista di un fecondo incontro di civiltà e di tradizioni, rivelò
all'Europa seicentesca il volto della Cina ...
Raccolta di racconti. ... La
gente canta e racconta, si cerca, si ferisce, brevemente cerca di amarsi. Forse
tutto ciò che facciamo è già compreso nell'ordine invisibile che ci regge. Ma
il mondo di noi non si cura, segue le sue traiettorie inflessibili, esce dal
buio e si offre ai nostri occhi che guardano e non vedono. A lungo bisogna
chiamare le cose, corteggiarle, perché vengano a noi con i loro racconti, solo
i racconti possono ancorarci alla concretezza dell'essere qui, alla serenità
del mondo che crediamo di afferrare e che sempre ci sfugge. Allora ricominciamo
a narrare ...
Raccolta di racconti.
Gli umani cercano
ostinatamente di prolungare la vita e di potenziare le proprie capacità
fisiche e mentali, ricorrendo sempre più alla scienza e alla tecnologia.
Il libro illustra questi tentativi, che preludono all'avvento di un
nuovo stadio dell'umanità, di un "post-umano" che, grazie alle pratiche
della bioingegneria e alle tecnologie della mente, potrebbe presentarsi
in forme inedite: individui migliorati nell'aspetto fisico, nella salute
e nella longevità, oppure simbionti di uomo e di macchina, robot e
cyborg, oppure componenti di una smisurata "creatura planetaria" dotata
di capacità mentali senza precedenti, sede di una vasta intelligenza
connettiva e deposito sterminato di conoscenze. Si tratta di un potente
atto di delega tecnologica dalle conseguenze non tutte positive e in
parte imprevedibili. I possibili scenari del post-umano sono analizzati
sotto il profilo teorico, sociale ed etico, e se ne mettono in luce i
possibili rischi. I capitoli del libro sono corredati da alcuni
racconti, da frequenti citazioni di autori classici e contemporanei e da
illustrazioni di opere originali di Luigi Battisti e Fabrizio Bosco.
La filosofia digitale affronta le domande fondamentali della tradizione filosofica: dalla ricerca dell'arché al rapporto tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto, dalla metafisica all'ontologia, dall'origine del cosmo ai segreti dell'evoluzione. E le sue risposte, originali e sorprendenti, lasciano intravvedere la possibilità di una nuova comprensione del mondo, basata su quella straordinaria «macchina filosofica» che è il computer.
Il complicato rapporto tra discreto e continuo, tra software e hardware, tra materia, energia e informazione viene scandagliato fino a prospettare la vertiginosa possibilità che l’Universo sia un computer che calcola agevolmente il proprio stato come un immenso automa cellulare: e di questo computer cosmico fanno parte, come sottosistemi calcolanti piccoli e grandi, tutte le cose, dalle rocce alle persone, alle società, agli stessi calcolatori elettronici. Da questo quadro nasce anche una nuova visione di Dio: il Grande Orologiaio è diventato il Grande Programmatore.
Dall'incontro di un teorico dell'informazione con un filosofo è nata un'opera capace di raccogliere le intuizioni scaturite dalle menti più creative della scienza del computer, renderle accessibili, svelarne il senso profondo, connetterle in una trama esplicativa fino a tratteggiare la nascente sintesi che porta il nome di «filosofia digitale».
La Filosofia Digitale è ormai esplosa. E la sua espansione è solo agli inizi...
Alcibiade. Una suite per bassotto (Il Cerchio, Rimini, 2015)
2016
2017
2018
2019
2020
… in aggiornamento ...
Da
Golem a Gödel e ritorno (I)
Da
Gödel a Golem e ritorno (II)
Angolo dei libri
(vetrina di romanzi, novelle e
saggi scritti da Giuseppe O. Longo)
Vai al libro più recente
G. O. Longo
Teoria dell'informazione
Boringhieri [corso Vittorio
Emanuele II 86, 10121 TORINO]
Serie di Informatica, 1980, Lire 60000, Eur 30.99
Go to the
beginning
G. O. Longo
Di alcune orme sopra la neve
Campanotto Editore
(Via Michelini 1, 33100 UDINE)
Nuova edizione:
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', 228, pp. 256, Eur 16,00)
In questo rapporto inscindibile tra
necessità e fallimento, tipico di tutte le grandi imprese umane, si svolge la
parabola di Enrico. Rinunciando agli affetti, all'amicizia, all'amore, armato
solo della sua logica di scienziato e della sua ingenua tenacia, il giovane
fruga nelle plaghe smisurate del Centro, scopre cortili erbosi, rimesse
abbandonate, officine deserte, casamenti pieni di bambini vocianti, personaggi
femminili misteriosi e dolcissimi. Ma la notte, mentre inerpicato sul suo alto
sgabello disegna la nuova mappa, Enrico sente con dolorosa chiarezza che non è
possibile racchiudere in una carta precisa e rigorosa il Centro, perché il
centro è la vita, con la sua calda, molteplice e tumultuosa fioritura.
Quell'impresa folle lo distrae da tutto il resto: non solo lo svia dai
suoi amati studi, ma lo mette in urto con il potente Amministratore e lo
allontana dai colleghi: soprattutto gli impedisce di trasformare in un rapporto
più profondo i suoi fugaci contatti con Francesca, di cui ha per un momento la
certezza, o l'illusione, di essere innamorato.
Questo romanzo è la storia di
un'incapacità radicale di vivere e di amare. Enrico si aggira trasognato negli
immensi spazi del Centro alla vana ricerca di una giustificazione razionale al
magma vorticoso e bollente che lo circonda e di cui percepisce a tratti
l'incommensurabile profondità. Questa profondità variegata e mutevole vorrebbe
affrontare con i rigorosi e infallibili metodi della scienza, che da lontano lo
guarda col suo volto pallido e severo. Ma quest'impresa che non può riuscire
pian piano si trasforma da innocente passatempo in maniacale ossessione. Nè
Alvise con la sua bontà, nè Magda col suo erotismo prorompente, nè Irma con la
saggezza intuitiva del cuore riescono a strapparlo al suo delirio. Solo quando
è lontano dal Centro, nella sua città natale, Enrico ritrova un po' di
equilibrio, soprattutto, paradossalmente grazie a una madre soffocante e a De
Fanti, un vecchio compagno di studi ritrovato per caso, ottuso e massiccio, che
entra nella vita dalla parte giusta, con la volgare sicurezza dei vincitori.
Enrico invece baratta l'azione con la
conoscenza: ma nella conoscenza si annida il germe della distruzione e della
colpa, e la colpa si deve espiare.
è una delle tante chiavi di lettura di
questo romanzo complesso e metaforico, che si dispiega contemporaneamente su
molti piani, ma che si legge anche come una semplice e tesa avventura con
pagine di struggente bellezza, quando affronta temi come l'amore, l'anima, la
metafore, il labirinto. Onirico e allusivo, pieno di sotterranei rimandi tra
luoghi e tempi diversi, pervaso da una misteriosa circolazione di simboli e di
fatti, impregnato di una sensualità turgida e trattenuta, il racconto prende a
poco a poco il lettore e lo conduce , tra esaltazioni e tormenti, fino al
lontanissimo muro di cinta che delimita il perimetro del Centro, luogo
rischioso, annunciato a più riprese e colmo di un'insostenibile tensione
simbolica. Per compiere la sua prospezione topografica, Enrico oltrepasserà
quel limite, vagherà nell'altissimo silenzio del tramonto fra le collinette
innevate, coperte di alberelli stenti, scruterà di lontano le luci del
misterioso Quadrivio in cerca di un segno, ma alla fine, guardandosi intorno
nella sera che rapida lo avvolge, scorgerà solo le sue orme sopra la neve.
G. O. Longo
L'acrobata
Giulio Einaudi Editore
(collana ``I Coralli'', pp. 178, Eur 12,39)
Un acrobata dell'esistenza insegue la verità
scientifica per poi tradirla in cambio di due parole: leggerezza e silenzio.
L'esordio einaudiano di G. O. Longo ha le mosse di un giallo: il protagonista
insegue l'Enigma, una macchina per la decrittazione universale, cioè in grado
di decodificare qualsiasi messaggio a prescindere dal codice usato. Forse
studiato da un professore estone negli anni Trenta, l'Enigma fu poi realizzato
dal III Reich come arma di controspionaggio. Ma il giallo sfuma in un gioco di
specchi, in una ridda di ipotesi cosmologiche e in un percorso mitteleuropeo,
geografico e letterario da cui il protagonista esce irrimediabilmente diverso.
Un viaggio senza termine del dolore concluso sul filo di un'identità ritrovata.
Senza rete.
G. O. Longo
Congetture sull'inferno
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', pp. 168, Eur 10,33)
I quattordici racconti che compongono Congetture
sull'Inferno rientrano a pieno titolo in tali catgorie, sia per la loro
qualità che per i loro contenuti stilistici.
Longo è capace di spaziare con mano sicura tra generi
e atmosfere che vanno dal cupo al grottesco, dal gotico al fantascientifico,
sempre mantenendo viva nel lettore una tensione e un'attenzione che si
esauriscono solo dopo l'ultima pagina.
Lezioni di lingua tedesca
Hefti Edizioni[Milano]
(collana ``Piccole Hefti Edizioni'', 1996, pp. 129, Lire 14000 Eur 7,23)
Rispetto a molti altri testi dell'autore, questi racconti si distinguono per la
mancanza di quegli elementi fantastici, a volte fantascientifici o
pseudoscientifici, che sono spesso un tratto caratteristico del suo universo
narrato. Qui l'ambiente è circoscritto e ben definito, ed è per lo più
l'ambiente triestino, inteso non solo come luogo fisico, ma pure come topos
spirituale: un luogo della mente in cui i personaggi si mettono
nevroticamente alla ricerca della propria identità e dell'identità altrui,
colti come in bilico tra passato e futuro, mentre frugano con angoscia
esistenziale tra le ombre e le pieghe dell'essere. E' il mondo di Svevo e di
Freud, della stessa Trieste che stenta a trovare la sua
identità nel vano tentativo di rincorrere i sogni passati, entrando a ritroso
nel futuro.
G. O. Longo
I giorni del vento
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', pp. 176, Eur 10,33)
G. O. Longo
Il nuovo Golem
Universale Laterza
(Eur 7,75)
G. O. Longo
La gerarchia di Ackermann
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', 1998, pp. 368, Eur 12,39)
Imprigionato tra l'afa dell'eros e quella del destino,
accompagnato dalla musica greve del Castello di Barbablù e dal pensiero
ossessivo della morte, Guido ripercorre per ventiquattr'ore quella lontana
vicenda, e dal lavorio della memoria emerge trasformato. Sul finire del giorno
si sente pervaso da una mitigata speranza: liberandosi dal groviglio di dolore
e di tribolazioni che l'ha rinchiuso in un vortice d'orrore, vede comparire un
mondo diverso, forse più dolce e placato.
Sullo sfondo una città di vento, incerta sempre tra il
mare e i continenti, ombrosa, pronta a chiudersi e a soffrire: `` Trieste
divora la propria carne. Docile, rassegnata, dolorante, si mangia dolcemente le
braccia e piange dagli occhi folli. Intanto la bora soffia, mena fendenti,
sotto i suoi colpi anche le menti più robuste vacillano ... ''.
G. O. Longo
Il fuoco completo
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana "I libri dello Zelig", 2000, pp. 144, Eur 10,33)
Prima edizione: Studio tesi, Pordenone, 1986, Premio Selezione Comisso 1987
G. O. Longo
Homo technologicus
Meltemi
(collana "Mutazioni", 2001, pp. 216, Eur 15,49)
G. O. Longo
Avvisi ai naviganti
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', 2001, pp. 224, Eur 11,36)
Il volume è stato ripubblicato da
Aracne nel 2018.
G. O. Longo
Prove di città desolata
Mobydick [Corso Mazzini 85 - 48018 Faenza, Ravenna]
(collana ``I Libri dello Zelig'', 2003, pp. 160, Eur 11,00)
G. O. Longo
Il simbionte. Prove di umanità futura
Meltemi
(collana ``Le melusine'', 2003, pp. 261, Eur 20,50)
G. O. Longo
Il cervello nudo
Nicolodi
(collana ``Civiltàplanetaria, framing 2'', 2004, pp. 161, Eur 10,00)
G. O. Longo
Trieste: ritratto con figure
Mobydick
(collana ``I libri dello Zelig'', 2004, pp. 208, Eur 13,00)
G. O. Longo
La camera d'ascolto
Mobydick
(collana ``I libri dello Zelig'', 2006, pp. 192, Eur 13,00)
G. O. Longo
Il senso e la narrazione
Springer Italia
(collana ``I blu - pagine di scienza'', 2008, pp. 200, Eur 20,00)
G. O. Longo
Il gesuita che disegnò la Cina - La via e
le opere di Martino Martini
Springer Italia
(collana ``I blu - pagine di scienza'', 2010, XII, pp. 156, Eur 18,00)
G. O. Longo
Squilli di fanfara lontana
Mobydick
(collana ``I libri dello Zelig'', 2010, pp. 160, Eur 14,00)
G. O. Longo
Il Ministro della muraglia, Racconti dall’abisso,
Trasciatti Editore, Lucca
(2010, pp. 122, Eur 10,00)
N. Bonifati, G. O. Longo
Homo immortalis. Una vita (quasi) infinita,
Springer Verlag (collana I blu. Pagine di scienza)
(2012, pp.XII-283, € 24,00 - Disponibile anche in ebook a € 21,99)
Giuseppe O. Longo, Andrea Vaccaro
Bit Bang. La nascita della filosofia digitale,
Apogeo Education, Milano
(2013)
Giuseppe O. Longo
Alcibiade. Una suite per bassotto
Il Cerchio, Rimini
(2015)
Giuseppe O. Longo
Antidecalogo
Jouvence, Milano
(2015)
La grande tradizione italiana del racconto rivive in queste dieci storie esemplari. Dieci come i comandamenti dell'Antico Testamento. Ma qui la prospettiva è rovesciata ...
Antidecalogo (Jouvence.Mimesis, Milano, 2015)
Giuseppe O. Longo
I vizi capitali
Collana Finzioni, Jouvence, Milano
(2018)
Ripartiti in sette capitoli corrispondenti ai vizi capitali elencati dalla dottrina cattolica, questi venti racconti confermano la raffinata capacità dell'autore di mettere in scena, con tinte ora drammatiche ora fantastiche ora tragicomiche, un ampio ventaglio di personaggi, situazioni, vicende. La lingua di queste narrazioni esemplari, sempre adeguata al tema trattato, è oggetto di una cura estrema: il risultato è una grande fluidità sostenuta da un ritmo in cui ogni sillaba è pesata e disposta con gusto sicuro.
in aggiornamento ...
*La scienza va a teatro, *EUT 2017
*La stagione dei viaggi, *EUT 2018
“La teoria dell’informazione”, Lezioni di fisica
... in aggiornamento ...
Per il lettore ancora curioso,
si propone la lettura delle interviste
curate da Paola Musarra per MeDea.
Prof. Giuseppe O. Longo
Album Fotografico - Photo Album
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Aforismi e Pensieri ...
Diceva Goethe:"La natura è più geniale del mio genio". (Il nuovo Golem, p.26, nota 6 al capitolo primo)
Eppure
le decisioni vanno prese e anche non prendere decisioni, in fondo, è una
decisione. (Il nuovo Golem, p.88, § 4.1)
In realtà sappiamo tutti, e i tecnici meglio degli altri, che dovremmo fermarci. Si può continuare in una crescita all'infinito solo se tutte le risorse sono infinite: basta che ce ne sia una finita e la crescita deve arrestarsi. (Riflessioni su Cernobil, in "Energia e Informazione", 1987, p.354)
In ogni caso non bisogna farsi prendere dalla sonnolenta dolcezza che procura l'illusione di una crescita indefinita. (Riflessioni su Cernobil, in "Energia e Informazione", 1987, p.358)
Gli
esseri umani raccontano e si raccontano per trovare un'immagine del sé, per
trovare un senso del mondo e della loro presenza nel mondo. (Il
nuovo Golem, p.103, § 4.3)
Tra
memoria e creatività vi è un rapporto molto stretto, perché l'intelligenza
creativa sembra dipendere dalla possibilità di operare su grandi quantità di
dati, il che dimostrerebbe che la separazione spesso indicata tra memoria e
intelligenza non è poi tanto netta. (Il nuovo Golem, p.114, § 4.4)
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