Notiziario Epigrafico - Concordia





1.b La fondazione e le iscrizioni più antiche

Nel contributo di C. ZACCARIA, Alle origini della storia di Concordia romana, in Concordia e la X Regio, pp. 175-186, in cui si fa largo impiego dei dati epigrafici, si segnala la rilettura di alcuni significativi monumenti epigrafici. La più importante iscrizione considerata è la famosa dedica dei magistrei (CIL, V 1890 = PAIS, Suppl.It. 392 = CIL, I2 2191 = ILLRP 572, Im. 232, BROILO, n. 33 = CIL, I2, 2, 4, ad 2191 = LETTICH, n. 32), considerata da buona parte della critica come sicura testimonianza dell'esistenza di un vicus, ma con più probabilità riferibile a un collegio religioso, simile a quelli noti a Iulium Carnicum (vd. per es. CIL, V 1829 e CIL, V 1830: cfr. già C. ZACCARIA, Il territorio dei municipi e delle colonie dell'Italia nell'età altoimperiale alla luce della più recente documentazione epigrafica, in L'Italie d'Auguste a Dioclétien, p.325, nt. 98). Nell'ambito della problematica relativa alla fondazione e alla presenza di coloni sono analizzati due testi, uno noto da tempo (CIL, V 977 = CIL, V 8666 = PAIS, Suppl.It. 396 = ILS 1458 = LETTICH, n. 40) e uno rinvenuto nel 1978 nel limite orientale dell'agro concordiese (M. BUORA, "AAAd" 16, 1980, pp. 52-60), ascrivibili probabilmente alla migrazione di coloni da Cremona e Mantova in un'epoca posteriore al 41 a.C., che sarebbe perciò il terminus ante quem per la fondazione di Iulia Concordia.. Viene anche discussa la problematica iscrizione di Andetius Cra[ssi f. ?] e M. Pileius tr. pl. (PAIS, Suppl.It. 411 = BROILO, n. 90 = LETTICH, n. 16; cfr. anche E. DI FILIPPO BALESTRAZZI, Gli scavi di Concordia. Lo stato della ricerca, in Concordia e la X Regio, pp. 157-174, spec. pp. 173-174 e fig. 18; EAD. - P. CROCE DA VILLA, Il foro di Concordia,"AAAd", 42, 1995, p. 201 e fig. 7) come possibile indizio di un processo di integrazione delle famiglie autoctone nella nuova società romana. Si considera infine la possibilità di individuare nel tribuno militare P. Baebius P.f. un veterano dedotto nella colonia (CIL, V 1882 = LETTICH, n. 60) e nel senatore T. Trebellenus Rufus uno dei discendenti diretti di uno dei fondatori (ILS 392a = BROILO, n. 8 = LETTICH, n. 17; CIL, V 1878 = ILS 931 = BROILO, n. 8a = LETTICH, n. 18; cfr. anche E. DI FILIPPO BALESTRAZZI - P. CROCE DA VILLA, "AAAd", 42, 1995, p. 202).

F.M.