C.U.S.R.P. - La guerra vista da un paese in pace

In occasione del passaggio da Trieste della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza (7 novembre), il Centro Universitario Studi e Ricerche per la Pace propone un dibattito sulle responsabilità dei cittadini di un “paese in pace”, come l’Italia. Le guerre e i massacri per fame e speculazione si realizzano in varie parti del mondo anche con la nostra indifferenza e complicità. Con i nostri consumi e l’incoscienza generalizzata nei confronti dello sfruttamento globale si favorisce lo sviluppo di conflitti armati e miseria.

Le possibilità di un impegno concreto per costruire la pace sono collegate a pratiche di intervento civile nonviolento sia nelle regioni devastate dalle guerre sia nelle realtà apparentemente pacifiche, ma dense di violenza e di oppressione. Siamo ancora in tempo per cambiare questo infelice scenario?

Intervengono:

Daniel Ruiz, ricercatore (UNED di Madrid) e

operatore di pace ONU:

“Criminalità organizzata e costruzione della pace”

Clara Abatangelo, ricercatrice (IUIES, Università di Trieste) e operatrice di pace nella società civile:

"Esperienze di società civile e pratiche di pace"

Coordina: Claudio Venza, presidente del CUSRP, Università di Trieste

Porta un saluto il Comitato Cittadino per la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza