"La cultura contro la guerra"
I partecipanti all'incontro "La cultura contro la guerra", promosso dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e svoltosi in Aula Magna il 2 aprile 2003, ribadiscono la convinzione sull'incompatibilità fra una cultura libera e pluralista, sensibile e creativa, solidale e impegnata e la logica bellica e militare fondata su principi violenti, gerarchici, distruttori e repressivi;
esprimono inoltre le seguenti richieste:
1. che il Senato Accademico, come massimo organo dell'Ateneo, assuma una pubblica presa di posizione sulla guerra in corso;
2. che i candidati a Rettore si impegnino formalmente a non collaborare con ricerche e attività a fini bellici e militari e a sostenere invece ricerche e attività a fini di pace, solidarietà e cooperazione internazionale;
3. che il Rettore non rimuova la bandiera della pace, all'interno e all'esterno dell'Aula Magna fino all'inaugurazione dell'Anno Accademico compresa;
4. che il Rettore non ostacoli il ripristino del simbolo della pace all'apertura del sito del Servizio Bibliotecario di Ateneo;
5. che il Consiglio d'Amministrazione ed il Senato Accademico si impegnino a valutare l'"eticità" delle banche e delle compagnie di assicurazioni cui si appoggia l'Università di Trieste ed eventualmente a chiudere i rapporti con questi istituti qualora essi sostengano con i loro investimenti il commercio di armi.